ROMA (ITALPRESS) – “La pandemia ci ha fatto vivere drammatiche giornate di dolore e sofferenza per tante famiglie. Il Covid ci ha costretto a fare i conti con nuovi scenari, nuove realtà e nuovi problemi di una economia in profonda recessione”. Così il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel corso del suo intervento alla Cerimonia del Ventaglio che si è svolta questa mattina nella Sala Capitolare del Senato. “Abbiamo bisogno subito, adesso, di interventi fiscali, finanziari ed economici importanti – ha proseguito -. Abbiamo bisogno di mettere soldi nelle tasche degli italiani, abbiamo bisogno di lavoro, lavoro, lavoro, non di misure assistenziali o di legislazione di emergenza”.
Casellati ha proseguito ponendo l’accento sulla necessità di misure forti per rilanciare l’economia: “Penso al mondo dell’impresa a cui servono certamente aiuti economici ma anche una legislazione che crei posti di lavoro, che produca ricchezza, che stimoli i consumi e rimetta in modo la produttività. Questo significa – ha aggiunto – niente burocrazia, che soffoca gli investimenti e mortifica l’iniziativa di tanti cittadini. Genova è sicuramente il modello da cui trarre ispirazione per una politica di sviluppo basata sulla rapidità dei processi decisionali – ha concluso -, sulla chiarezza delle regole e sulla reciproca fiducia e collaborazione tra Stato e impresa”.
(ITALPRESS).
Casellati ha proseguito ponendo l’accento sulla necessità di misure forti per rilanciare l’economia: “Penso al mondo dell’impresa a cui servono certamente aiuti economici ma anche una legislazione che crei posti di lavoro, che produca ricchezza, che stimoli i consumi e rimetta in modo la produttività. Questo significa – ha aggiunto – niente burocrazia, che soffoca gli investimenti e mortifica l’iniziativa di tanti cittadini. Genova è sicuramente il modello da cui trarre ispirazione per una politica di sviluppo basata sulla rapidità dei processi decisionali – ha concluso -, sulla chiarezza delle regole e sulla reciproca fiducia e collaborazione tra Stato e impresa”.
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