ROMA (ITALPRESS) – “Con le regioni abbiamo tenuto un fronte comune e in vista del 17 maggio, giorno in cui scade il decreto del governo, abbiamo chiesto che dal 18 maggio le Regioni possano decidere in autonomia sulle riaperture, benche’ sempre in contatto con il governo e con il ministero della Salute. Certo se il numero dei contagiati dovesse tornare ad aumentare meriterebbe risposte che nessuno di noi si augura, rischieremmo addirittura la chiusura di cio’ che stiamo per riaprire. Siccome pero’ le cose stanno andando meglio rispetto a qualche settimana fa, penso sia giusto permettere alle regioni di entrare in una nuova fase. Fino ad ora solo un decreto del governo puo’ permettere un allargamento di aperture, le regioni possono solo restringere”. Cosi’ il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza Regioni Stefano Bonaccini, ai microfoni di “Radio Anch’io”, all’indomani del documento in cui i presidenti di Regione, chiedono un nuovo DPCM che consenta loro di procedere autonomamente nella gestione delle riaperture.
Quanto alla sua regione e all’avvio della prossima stagione estiva, Bonaccini si e’ detto fiducioso: “Affidiamoci alla genialita’ dei romagnoli, che gia’ nel secondo dopoguerra hanno dimostrato il loro valore. Stiamo gia’ permettendo ai gestori degli stabilimenti balneari di sistemare i luoghi dove si potranno accogliere i turisti. Stiamo scrivendo linee guida con le associazioni di categoria di riferimento per il distanziamento ombrelloni la presenza di eventuali stuart in spiaggia, la gestione dei pasti. Dobbiamo farci trovare pronti quando si potra’ ripartire. La scorsa settimana la regione ha messo a disposizione 5 milioni per i gestori balneari. Speriamo nei provvedimenti del governo: in Emilia-Romagna il turismo e’ per il 70% nazionale, se il bonus vacanze sara’ consegnato alle famiglie, potra’ essere speso anche qui. Credo che saremo in grado di reagire”.
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