Copyright UE, la Commissione europea avvia il dialogo tra piattaforme e titolari di diritti

Come previsto dall’articolo 17, comma 10, della Direttiva UE 2019/790 sul diritto d’autore nel mercato unico digitale e sull’uso dei contenuti protetti da parte dei fornitori di servizi di condivisione di contenuti online.

Con un post sul proprio sito istituzionale, la Direzione Generale Biblioteche e Istituti culturali del Ministero per i Beni e le Attività culturali ha annunciato che la Commissione europea organizzerà un dialogo con le parti interessate per discutere le migliori prassi per la cooperazione tra i fornitori di servizi di condivisione di contenuti online e i titolari di diritti.

Questa interazione è espressamente richiesta dall’articolo 17, comma 10, della nuova Direttiva UE 2019/790 sul diritto d’autore nel mercato unico digitale.

L’obiettivo del “dialogo”, si legge sul sito della Commissione europea, sarà ascoltare le opinioni delle parti (c.d. stakeholder) e discutere le possibili soluzioni pratiche per l’applicazione dell’intero articolo 17, comprese le azioni che i fornitori di servizi di condivisione di contenuti online devono adottare in merito ai contenuti non autorizzati, tenendo conto degli interessi di tutti le parti interessate e le garanzie per gli utenti.

La Commissione terrà la prima riunione con le parti il 15 ottobre a Bruxelles, con lo scopo di iniziare a mappare le pratiche esistenti relative all’uso di contenuti protetti da copyright.

La sala riunioni della Commissione europea (da wikipedia.org – di JLogan – licenza CC BY-SA 3.0)

La Commissione precisa che sarà in grado di invitare fino a 80 rappresentanti individuali delle organizzazioni delle parti interessate alle riunioni di dialogo. Il numero di seggi per organizzazione può variare a seconda della composizione e della rappresentatività. Al dialogo parteciperanno anche rappresentanti degli Stati membri dell’UE.

Ulteriori riunioni saranno organizzate fino alla fine del 2019 o all’inizio del 2020. Le date definitive delle riunioni saranno confermate a tempo debito.