ROMA (ITALPRESS) – “Io sono qui non per interessi personali o per coltivare un mio partito, o per favorire miei amici e conoscenti, ma per svolgere questo servizio. Un incarico di rilievo diventato ancora più gravoso per l’emergenza. Sarebbe folle da parte mia dedicare anche solo un minimo di energie a questi pensieri”. Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, rispondendo alla domanda se intenda fondare un suo partito.
Quanto al Recovery Plan, “lo presenteremo a settembre. Con un cronoprogramma dettagliato per non perdere quei soldi”, dice il premier, che sugli Stati Generali che prenderanno il via domani assicura: “Non sarà una sfilata o una passerella. Non ne abbiamo bisogno, il Paese non ci consente di fare kermesse di sorta. Tra l’altro, la dotazione finanziaria europea non è un tesoretto che il governo spende liberamente, ma una grande responsabilità da condividere con tutte le forze. E per questo voglio assoldare singole personalità e le migliori energie del Paese. Dopo gli Stati generali, richiamerò ministri e partiti di maggioranza e avremo un piano condiviso dell’azione di governo. Sarà più ampio del solo recovery plan e collegato al Piano nazionale delle riforme. Avrà una forza incredibile”.
Conte poi spiega che l’invito all’opposizione a Villa Pamphili “dimostrava grande riguardo. Non li ho invitati come fossero una associazione di categoria o sindacale. Non li facevo scorrere come gli altri ospiti. Avevo riservato loro un intero pomeriggio. Mi è stato risposto che la sede non è istituzionale, ma c’è un difetto di conoscenza: a villa Pamphili sono stati ricevuti capi di governo”.
(ITALPRESS).