ROMA (ITALPRESS) – “Nel corso del Cdm di questa mattina abbiamo inserito una mera informativa, non abbiamo adottato nessuna decisione. Muovendo dalla necessità di prorogare lo stato di emergenza è emerso l’indirizzo di limitarne l’estensione temporale al prossimo mese di ottobre”. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso delle comunicazioni al Senato sulle ulteriori iniziative per l’emergenza Covid-19. Per Conte la proroga “è una scelta inevitabile e obbligata, fondata su valutazioni e meramente tecniche. Per i profili di carattere sanitario segnalo che il Cts ha reso un parere che contiene delle considerazioni circa questa necessità. Il Cts rileva che sebbene la curva dei contagi si sia ridotta significativamente, i numeri registrati documentano che il virus continua a circolare dando luogo a focolai prontamente circoscritti”.
La scelta di prorogare lo stato di emergenza “non lede l’immagine dell’Italia” nè ha “intenzione di drammatizzare e alimentare paure ingiustificate nella popolazione”, assicura Conte evidenziando che “se ci assumessimo la responsabilità di non prorogare lo stato di emergenza, dobbiamo essere consapevoli che cesserebbero di avere effetti le ordinanze”. Come ad esempio “l’allestimento e gestione delle strutture temporanee per le persone risultate positive, l’impiego del volontariato di protezione civile, il reclutamento sanitario, tra le misure che perderebbero efficacia vi è anche quella che consente di noleggiare navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti”.
In Senato il premier si è dunque rivolto “alle forze di maggioranza ma anche di opposizione, su queste questioni non credo si debba ragionare in base a logiche oppositive. Occorre essere consapevoli che la cessazione al 31 luglio determinerebbe l’arresto di tutto il sistema di protezione costruito in questi difficili mesi”.
(ITALPRESS).
La scelta di prorogare lo stato di emergenza “non lede l’immagine dell’Italia” nè ha “intenzione di drammatizzare e alimentare paure ingiustificate nella popolazione”, assicura Conte evidenziando che “se ci assumessimo la responsabilità di non prorogare lo stato di emergenza, dobbiamo essere consapevoli che cesserebbero di avere effetti le ordinanze”. Come ad esempio “l’allestimento e gestione delle strutture temporanee per le persone risultate positive, l’impiego del volontariato di protezione civile, il reclutamento sanitario, tra le misure che perderebbero efficacia vi è anche quella che consente di noleggiare navi per la sorveglianza sanitaria dei migranti”.
In Senato il premier si è dunque rivolto “alle forze di maggioranza ma anche di opposizione, su queste questioni non credo si debba ragionare in base a logiche oppositive. Occorre essere consapevoli che la cessazione al 31 luglio determinerebbe l’arresto di tutto il sistema di protezione costruito in questi difficili mesi”.
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