ROMA (ITALPRESS) – “Ovviamente secondo me il governo deve andare avanti. Abbiamo la responsabilità di andare avanti. Ma possiamo andare avanti a determinate condizioni. Possiamo andare avanti solo se c’è fiducia e siamo uniti tra noi. Avendo ben chiari gli obiettivi comuni e avendo ben chiaro lo spirito di coesione e di solidarietà che occorre in questa fase. Non possiamo permetterci di affrontare le sfide enormi che ci aspettano senza condivisione. Qui nessuno vuole galleggiare, e meno che mai scaldare poltrone”. Lo dice in un’intervista al quotidiano La Stampa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Alla domanda se abbia la sindrome da «uomo solo al comando», Conte risponde così: “Assolutamente no. Guardi, il mio metodo è forse il più partecipato che sia stato realizzato negli ultimi anni. Anche i famosi Dpcm, che pure portano la mia firma, sono provvedimenti assolutamente partecipati. Ormai siamo arrivati a quattro livelli di condivisione – prosegue -. Lavoriamo con la delegazione ministeriale, poi sentiamo gli esperti del Cts, poi incontriamo le regioni e poi i capigruppo di maggioranza. Non solo, poi andiamo anche in Parlamento, dove ascoltiamo anche tutte le opposizioni. Quindi sfido chiunque a parlare di dittatura o di Conte che vuol decidere tutto da solo. Sono solo slogan, ma francamente non corrispondono alla realtà. Chiudersi e sottrarsi al confronto non è nel mio stile, non l’ho mai fatto nella mia vita”.
(ITALPRESS).
Alla domanda se abbia la sindrome da «uomo solo al comando», Conte risponde così: “Assolutamente no. Guardi, il mio metodo è forse il più partecipato che sia stato realizzato negli ultimi anni. Anche i famosi Dpcm, che pure portano la mia firma, sono provvedimenti assolutamente partecipati. Ormai siamo arrivati a quattro livelli di condivisione – prosegue -. Lavoriamo con la delegazione ministeriale, poi sentiamo gli esperti del Cts, poi incontriamo le regioni e poi i capigruppo di maggioranza. Non solo, poi andiamo anche in Parlamento, dove ascoltiamo anche tutte le opposizioni. Quindi sfido chiunque a parlare di dittatura o di Conte che vuol decidere tutto da solo. Sono solo slogan, ma francamente non corrispondono alla realtà. Chiudersi e sottrarsi al confronto non è nel mio stile, non l’ho mai fatto nella mia vita”.
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