ROMA (ITALPRESS) – Il presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Massimo Dal Checco, è intervenuto all’High Level Meeting “New Frontiers of Energy, Infrastructures and Digital Transformation in Africa”, in occasione del Global Business Forum Africa organizzato dall’Ufficio generale del Commissario italiano per Expo 2020, in collaborazione con la Camera di Commercio di Dubai, Confindustria e ICE-Agenzia.
“Parlando di digitalizzazione, in un Continente dove tutti hanno un cellulare, anche nella parte più remota di esso, l’implementazione delle tecnologie digitali può avere un impatto decisivo nel processo di sviluppo – ha detto Dal Checco -. Con le nuove tecnologie potremmo ridurre costi, barriere linguistiche, migliorare trasporti e sistemi logistici. Le tecnologie digitali possono aumentare l’accesso economico delle aree svantaggiate e rimuovere le barriere all’espansione delle imprese, promuovendo lo sviluppo di servizi più efficienti per la classe di consumatori in rapida crescita del Continente. La trasformazione digitale dovrebbe essere posizionata tra le massime priorità dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana”.
Nell’ambito di questa visione, Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle – operatore globale del Gruppo TIM e azienda associata – e vicepresidente di Assafrica, ha presentato i primi risultati di una ricerca condotta dal Centro Studi TIM e in via di pubblicazione. Lo studio analizza l’impatto della banda larga e dell’ICT sullo sviluppo economico del continente africano; nel suo intervento, Romano ha spiegato in particolare come le infrastrutture digitali, oltre a essere un volano per lo sviluppo economico sostenibile e a trainare la crescita e l’occupazione, rappresentino anche un’opportunità di collaborazioni strategiche internazionali. Opportunità che Sparkle, già secondo operatore in Africa per il trasporto di traffico Internet, intende cogliere intensificando gli investimenti su progetti su larga scala – come nel caso del progetto Blue & Raman Submarine Cable Systems lanciato a luglio in collaborazione con Google – per migliorare ulteriormente le comunicazioni da e per l’Africa verso Europa, Medio Oriente e Asia e per offrire servizi digitali nel continente. Della delegazione di Assafrica fanno parte, Eni, Blend, Danieli, Saipem e una ristretta rappresentanza di piccole e medie imprese con forti interessi in Africa.
(ITALPRESS).
“Parlando di digitalizzazione, in un Continente dove tutti hanno un cellulare, anche nella parte più remota di esso, l’implementazione delle tecnologie digitali può avere un impatto decisivo nel processo di sviluppo – ha detto Dal Checco -. Con le nuove tecnologie potremmo ridurre costi, barriere linguistiche, migliorare trasporti e sistemi logistici. Le tecnologie digitali possono aumentare l’accesso economico delle aree svantaggiate e rimuovere le barriere all’espansione delle imprese, promuovendo lo sviluppo di servizi più efficienti per la classe di consumatori in rapida crescita del Continente. La trasformazione digitale dovrebbe essere posizionata tra le massime priorità dell’Agenda 2063 dell’Unione Africana”.
Nell’ambito di questa visione, Elisabetta Romano, amministratore delegato di Sparkle – operatore globale del Gruppo TIM e azienda associata – e vicepresidente di Assafrica, ha presentato i primi risultati di una ricerca condotta dal Centro Studi TIM e in via di pubblicazione. Lo studio analizza l’impatto della banda larga e dell’ICT sullo sviluppo economico del continente africano; nel suo intervento, Romano ha spiegato in particolare come le infrastrutture digitali, oltre a essere un volano per lo sviluppo economico sostenibile e a trainare la crescita e l’occupazione, rappresentino anche un’opportunità di collaborazioni strategiche internazionali. Opportunità che Sparkle, già secondo operatore in Africa per il trasporto di traffico Internet, intende cogliere intensificando gli investimenti su progetti su larga scala – come nel caso del progetto Blue & Raman Submarine Cable Systems lanciato a luglio in collaborazione con Google – per migliorare ulteriormente le comunicazioni da e per l’Africa verso Europa, Medio Oriente e Asia e per offrire servizi digitali nel continente. Della delegazione di Assafrica fanno parte, Eni, Blend, Danieli, Saipem e una ristretta rappresentanza di piccole e medie imprese con forti interessi in Africa.
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