Ancora spazio di crescita nella pubblicità locale, già quest’anno a +25%. Avviato il progetto di Europa Today e l’utilizzo degli smart speaker.
Aumentati del 37,4% i ricavi, giunti a 11,75 milioni di euro, e utili per 553,7 mila euro, utilizzati a copertura delle perdite di start-up dei primi anni. Questi i risultati del bilancio relativo all’anno 2018 del gruppo editoriale Citynews, associato alla nostra USPI Unione Stampa Periodica Italiana, network di siti di informazione locale guidato dai CEO Luca Lani e Fernando Diana, arrivato adesso a controllare 50 testate.
Le dimensioni e il fatturato sono oramai rilevanti, così come l’audience.
Citynews è volontariamente uscito dalla rilevazione Audiweb, ma i dati raccolti da ComScore (multinazionale statunitense delle misurazioni su internet con cui l’USPI ha firmato un Accordo di collaborazione per tutti i suoi associati) lo danno da molti mesi stabilmente primo in classifica fra i siti di news, con 24,7 milioni di utenti unici nell’ultima rilevazione di luglio.
Nonostante anche lo scorso anno si siano aggiunte nuove testate locali al network di Citynews, la consistente crescita dei ricavi non è però dovuta a questo: «Il grosso dell’incremento è dovuto soprattutto all’aumento del numero di clienti e della spesa media – dichiara Lani – con il 55% di investitori nazionali e il 45% locali».
Il piano è di espandere ulteriormente la raccolta. Non tanto con ulteriori edizioni, quanto spingendo sulla pubblicità locale in particolare sul segmento delle piccole e medie imprese. I grandi clienti locali, dalle concessionarie di auto alla gdo, sono infatti abbastanza presenti, e secondo Lani non resta che approcciare i più piccoli, dai negozi ai ristoranti. Il mondo che apparteneva a Seat in passato e a cui si rivolgono già Google e Facebook: «è una prateria e c’è posto per noi così come per altri. I clienti piccoli e medi oggi comprano in autonomia ma non essendo seguiti non hanno risultati eccellenti, per noi è importante avere una rete sul territorio e il rapporto con gli agenti, anche perché ci occupiamo di tutto, pure della creatività se serve».
Fra i progetti avviati lo scorso anno c’è quello di Europa Today, sito nato a fine 2017 e cofinanziato dall’Unione Europea dopo la vincita di un bando che ha portato alla creazione di una redazione a Bruxelles. Con il nuovo step multimediale i redattori realizzano anche notiziari radio e tv che distribuiscono poi a un network di oltre 60 tv e 90 radio locali.
La parte più innovativa delle iniziative avviate lo scorso anno riguarda però la sperimentazione sull’audio. La società vuole diffondere le notizie di tutti i suoi siti anche attraverso smart speaker, sistemi connessi per le auto, piattaforme podcast e così via. Per questo la soluzione messa a punto genera gli audio automaticamente a partire dagli articoli con una voce proprietaria. Mini radiogiornali già presenti dentro Alexa e in via di sviluppo per l’assistente di Google.
«Però sono cose sperimentali, non c’è per ora idea di come fare ricavi. L’importante per il momento è costruire il prodotto e imparare dagli usi che gli utenti fanno degli smart speaker. Per esempio – continua Luca Lani – siamo partiti con l’idea di fare aggiornamenti ogni ora, in realtà abbiamo visto che le notizie su Alexa si richiedono dalle 6.30 alle 7.30/8 e quindi è bene concentrarsi su questi orari. Questo oggi, domani, quando Alexa e Google assistant saranno comuni sulle auto, e non manca molto, potrà essere diverso. In autunno, comunque, il servizio audio sarà anche dentro la nostra app, usata da mezzo milione di persone».
Sull’app Citynews ha lavorato molto negli ultimi tempi, in particolare sulla personalizzazione. Il flusso delle notizie non è lo stesso per tutti ma si adatta agli interessi degli utenti. Cercando però di non creare bolle informative per cui alla fine le persone leggono solo ciò che è loro più affine e l’informazione sul resto è zero. In questo caso si fa un mix fra il lavoro della redazione che dà la gerarchia alle notizie e gli interessi dell’utente che parzialmente ne fanno mutare l’ordine. «Se una persona non gradisce lo sport lo mettiamo in fondo ma non sparisce perché comunque può scoprire qualcosa di interessante. mento più difficile è la gestione del gossip: alcuni leggono solo quello, altri lo odiano».
Per il 2019 le previsioni sono di chiudere ancora in crescita sulla pubblicità locale, sopra il 25%, mentre sulla nazionale si fa sentire la sofferenza che ha colpito l’intero settore e comunque Citynews chiuderà in crescita del 10/12%.