Intervento del Presidente del Senato alla 72esima edizione del Prix Italia.
Il Prix Italia, inizialmente chiamato Premio Italia, è un concorso internazionale, organizzato dalla RAI, per programmi di qualità, radio, TV e Internet. 87 Enti radiotelevisivi pubblici e privati[, in rappresentanza di 46 Paesi dei cinque continenti, costituiscono la comunità del Prix Italia. Il Prix Italia si svolge ogni anno in settembre per una settimana in una città italiana d’arte e di cultura, in collaborazione con gli Enti locali.
La 72° edizione si sta svolgendo a Roma, tra il 24 e 26 settembre 2020, ed è stata inaugurata dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha inviato un suo messaggio augurale.
Ecco alcuni passaggi:
“Quest’anno ci troviamo davanti a una pagina unica della nostra storia, che richiede un nuovo, importante salto di qualità da parte dei mezzi di comunicazione. – ha osservato la Presidente – Con la pandemia da Covid-19, le quarantene e il lockdown, i media hanno iniziato a ricoprire un ruolo ancor più cruciale per la nostra società diventando, in alcuni casi, l’unico collegamento tra cittadini confinati in casa e realtà esterna”.
“I cittadini hanno chiesto più informazione. E la risposta c’è stata, imponente e a volte anche eccessiva. – ha rilevato la Casellati – Un incremento significativo dell’offerta informativa non sempre si traduce però in un aumento della qualità. Questo contesto ha rappresentato il terreno fertile per l’avanzata sempre più inarrestabile di un nemico già noto e contro cui ancora fatichiamo a trovare contromisure efficaci, quello delle fakenews. Su questo fronte, il quadro legislativo ancora incompleto e profondamente inadeguato ad arrestare il fenomeno rappresenta il vero punto debole del web. Da parte delle Istituzioni serve dunque una risposta immediata”.
“Gli effetti collaterali non possono tuttavia cancellare l’indiscutibile apporto dei mezzi di informazione per il superamento della crisi. – ha sottolineato la seconda carica dello Stato – La legislazione non basta. Occorre in particolare un forte impegno deontologico fondato sulla consapevolezza del ruolo educativo e formativo dei mezzi di comunicazione”.
“Rispetto della dignità umana, imparzialità e rigore intellettuale sono doveri cui nessuno, nel mondo della comunicazione, si può e si deve sottrarre. – ha infine concluso Elisabetta Casellati – E nulla deve mai spingerci a metterli in discussione, anche a scapito del profitto e del successo”.
(Le foto sono tratte da www.senato.it)