ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento serve la coesione sociale,
c’e’ una emergenza sanitaria ed economica che arrivera’ ancora
piu’ grande, non possiamo permetterci di rompere la coesione
sociale”. Lo ha detto il presidente di Confapi, Maurizio Casasco,
ospite ad Agora’ su Rai3, cercando di provare a far abbassare i toni in un momento cosi’ delicato per il Paese. “Quello che e’ successo il 14 marzo e’ molto chiaro, c’e’ stato un accordo tra tutti, quello che e’ avvenuto sabato forse e’ stato un po’ troppo di corsa, domenica forse ci sono state delle trattative unilaterali e questo ha portato all’esasperazione del tema. In questo momento serve un passo indietro da parte di tutti e una responsabilita’ generale, indubbiamente la parola sciopero forse e’ un po’ eccessiva, ma non si puo’ neanche portare la parte sociale del sindacato e dei lavoratori ad essere esclusi dagli accordi. Chiudere 7 giorni e pensare solo alle cose essenziali non credo sia il dramma economico del Paese, il dramma economico verra’ soprattutto in funzione delle misure che dobbiamo prendere e non stiamo prendendo” ha detto Casasco. “La nostra posizione e’ molto chiara: la pressione in Italia e’ fortissima, ci sara’ una crisi economica emergenziale e non possiamo permetterci una crisi e uno scontro sociale, quindi, riteniamo che tutti debbano avere una responsabilita’ e il governo debba prendere delle decisioni” ha aggiunto il presidente di Confapi intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io. “Credo si possa arrivare a un accordo – ha aggiunto – facendo come abbiamo fatto in questi giorni sedendoci ai tavoli con il presidente Conte. Sabato non e’ stata sottoscritto nessuna lista di imprese. Se c’e’ stato un errore – ha aggiunto – e’ stato quello di non portarla alla discussione finale la domenica. Credo che sia importante trovare un accordo, il Paese sta pagando un prezzo altissimo di questa grande crisi sanitaria. Il problema e’ pensare parallelamente al tempo della ripresa”.
(ITALPRESS).
c’e’ una emergenza sanitaria ed economica che arrivera’ ancora
piu’ grande, non possiamo permetterci di rompere la coesione
sociale”. Lo ha detto il presidente di Confapi, Maurizio Casasco,
ospite ad Agora’ su Rai3, cercando di provare a far abbassare i toni in un momento cosi’ delicato per il Paese. “Quello che e’ successo il 14 marzo e’ molto chiaro, c’e’ stato un accordo tra tutti, quello che e’ avvenuto sabato forse e’ stato un po’ troppo di corsa, domenica forse ci sono state delle trattative unilaterali e questo ha portato all’esasperazione del tema. In questo momento serve un passo indietro da parte di tutti e una responsabilita’ generale, indubbiamente la parola sciopero forse e’ un po’ eccessiva, ma non si puo’ neanche portare la parte sociale del sindacato e dei lavoratori ad essere esclusi dagli accordi. Chiudere 7 giorni e pensare solo alle cose essenziali non credo sia il dramma economico del Paese, il dramma economico verra’ soprattutto in funzione delle misure che dobbiamo prendere e non stiamo prendendo” ha detto Casasco. “La nostra posizione e’ molto chiara: la pressione in Italia e’ fortissima, ci sara’ una crisi economica emergenziale e non possiamo permetterci una crisi e uno scontro sociale, quindi, riteniamo che tutti debbano avere una responsabilita’ e il governo debba prendere delle decisioni” ha aggiunto il presidente di Confapi intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io. “Credo si possa arrivare a un accordo – ha aggiunto – facendo come abbiamo fatto in questi giorni sedendoci ai tavoli con il presidente Conte. Sabato non e’ stata sottoscritto nessuna lista di imprese. Se c’e’ stato un errore – ha aggiunto – e’ stato quello di non portarla alla discussione finale la domenica. Credo che sia importante trovare un accordo, il Paese sta pagando un prezzo altissimo di questa grande crisi sanitaria. Il problema e’ pensare parallelamente al tempo della ripresa”.
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