La mozione di minoranza è stata approvata con 39 voti contro 37, nonostante che la maggioranza dell’assemblea si riconosca nelle componenti che governano la Fnsi.
Un contributo “minimo garantito” alla Federazione della stampa di 600mila euro. E’ quanto era previsto dal Consiglio di Amministrazione di Casagit Salute – Società Nazionale di Mutuo Soccorso dei giornalisti italiani – che avrebbe dovuto ratificarlo nella seduta del 16 dicembre: un contributo diverso da quello versato direttamente alle associazioni regionali di stampa per il lavoro delle consulte (1milione e 200mila euro circa), secondo una convenzione tra CASAGIT e FNSI.
Secondo quanto riportato dal sito ‘Senza Bavaglio’ il 15 dicembre scorso (e rilanciato dalla testata giornalistica Primaonline.it), la cifra, è sempre apparsa troppo alta alla minoranza, che da tempo chiede di poter utilizzare cifre maggiori per le prestazioni verso i soci.
Ora, grazie a una mozione approvata con 39 voti contro 37 – nonostante che la maggioranza dell’assemblea formata da 80 giornalisti si riconosca nelle componenti che governano la FNSI – tale cifra dovrà essere rimodulata.
Il dibattito, racconta ancora ‘Senza Bavaglio’, è stato molto acceso e portato avanti con toni di irritazione da parte della battuta maggioranza.
Questo, riportano le fonti citate, il testo della mozione approvata:
“L’Assemblea, ascoltata l’informativa sul contributo a FNSI, rilevato come da anni tutti debbono affrontare e accettare sacrifici economici talvolta molto pesanti, fermo restando il contributo alle Associazioni Regionali di Stampa impegna la Presidenza della CASAGIT a procedere ad una ulteriore trattativa con la FNSI al fine di concordare con la stessa un importo del contributo alla stessa coerente con la attuale situazione dei giornalisti e comunque contenuto nei due/terzi dell’importo attuale, fissando inoltre la scadenza temporale in dodici mesi, in modo da consentire l’eventuale adeguamento annuale”.