BELGRADO (SERBIA) (ITALPRESS) – La maledizione è finita e l’Italia torna sul tetto d’Europa dopo dodici anni di attesa. Il terzo titolo della storia arriva, come nel 2007, contro la Serbia. E arriva nella bolgia della Stark Arena di Belgrado (oltre 20 mila spettatori) contro la nazionale campione del mondo e d’Europa uscente, diventata negli ultimi anni una sorta di tabù per Egonu e compagne a partire dalla finale dei Mondiali del 2018, persa al quinto dalle azzurre. Da allora la Serbia ci aveva inflitto altre dolorose sconfitte, dalla semifinale europea di Ankara di due anni fa ai più recenti ko in Nations League e, soprattutto, nei quarti del torneo olimpico di Tokyo. Ma le ragazze di Davide Mazzanti, giunte all’ultimo atto da imbattute come le serbe, sono riuscite finalmente a voltare pagina, gelando il pubblico di casa con un 3-1 (24-26, 25-22, 25-19, 25-11) strameritato.
“E’ stata un’estate lunga, in cui abbiamo faticato, ma le ragazze hanno fatto qualcosa di straordinario – commenta il ct -. E’ stata una fatica incredibile riandare in campo dopo Tokyo ma è stato bello vedere le ragazze in queste ultime partite divertirsi ed esprimere quello che era il loro talento. Le ragazze sono state bravissime, è difficile trovare le parole, è stato un periodo tostissimo ma sono contento per loro e per il movimento, ci serviva”.
(ITALPRESS).
“E’ stata un’estate lunga, in cui abbiamo faticato, ma le ragazze hanno fatto qualcosa di straordinario – commenta il ct -. E’ stata una fatica incredibile riandare in campo dopo Tokyo ma è stato bello vedere le ragazze in queste ultime partite divertirsi ed esprimere quello che era il loro talento. Le ragazze sono state bravissime, è difficile trovare le parole, è stato un periodo tostissimo ma sono contento per loro e per il movimento, ci serviva”.
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