ROMA (ITALPRESS) – Rifiuti, termovalorizzatore, rendere Roma una città pulita e colmare il gap con le altre grandi capitali. Questi i temi al centro del dibattito “Capitale pulita” nell’ambito del ciclo di incontri “Roma Locomotiva d’Italia” organizzato dal quotidiano “Il Tempo”. “Noi siamo fiduciosi e stiamo lavorando per presentare un’offerta e crediamo che possa dare un valido contributo a risolvere e gestire il tema dei rifiuti nella Capitale. Il progetto ha delle milestone individuate anche nel bando di gara, quelle sono le indicazioni dei tempi. Al momento ci stiamo focalizzando sul presentare una proposta coerente”, ha detto l’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, in occasione dell’incontro alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
“Come Acea siamo impegnati nello sviluppo di questo progetto che abbiamo presentato già a inizio anno. E’ un progetto molto importante che vede coinvolti non solo noi – spiega -, ma quello che riteniamo essere il meglio del know how sia tecnologico che dell’esperienza che c’è in questo campo; con noi ci sono Hitachi, Suez e Vianini. Credo che la soluzione proposta, presentata anche dal sindaco, è all’avanguardia e rappresenta un progetto all’avanguardia e una soluzione concreta che è stata messo a gara. Per noi” quello del termovalorizzatore di Roma “è un progetto significativo. Si tratta di una soluzione molto all’avanguardia su cui siamo ambiziosi e su cui stiamo investendo. Questo impianto prevede una crescita significativa della differenziata, è un salto importante verso una gestione più moderna e integrata. Siamo orgogliosi di posizionarci in modo importante sul settore” dell’ambiente “e puntiamo a crescere”, conclude.
Al dibattito presente anche Luca Richeldi, direttore di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma. “La salute dei cittadini è un valore diffuso, essenziale, costituzionale e che tutti vogliamo difendere e garantire, dai più piccoli ai più anziani. La salute respiratoria in primis ma la salute in generale. La questione dei rifiuti è un punto cruciale insieme ad altri come traffico e inquinamento; quindi, cercare le soluzioni che offrono più vantaggi è cruciale”.
Il primo cittadino della Capitale, Roberto Gualtieri, spiega come non si deve “termovalorizzare tutto ma va fatto per la quota di indifferenziato e, in una città come Roma, la quota di indifferenziato è di 600 mila tonnellate l’anno. Abbiamo stimato la portata del termovalorizzatore sulla base di un livello ambizioso per la città di Roma in termini di riduzione e riciclo dei rifiuti. Noi ci impegnamo a conferire 600 mila tonnellate – sottolinea Gualtieri -, e questa scelta “nasce da un calcolo su quella che sarà la quota di indifferenziata, in una grande città con un’altissima presenza di turisti, che resterà nonostante porteremo al massimo livello possibile nei prossimi anni la differenziata. Noi vogliamo una asticella molto alta dal punto di vista qualitativo, vogliamo avere un impianto efficiente, sostenibile e molto vantaggioso dal punto di vista ambientale e finanziario”, aggiunge.
Due esempi europei: Parigi e Vienna. “Noi gestiamo i rifiuti di 6 milioni di persone tra Parigi e dintorni, e lavoriamo per diminuire la quantità di rifiuti e per migliorarne il trattamento. Quando è iniziato questo progetto del termovalorizzatore non abbiamo avuto alcuna critica dalla comunità, la situazione è stata accettata da cittadini e sindaci, abbiamo lavorato insieme per migliorare la struttura dei nostri impianti”, afferma Corentin Duprey, presidente Syctom.
Anche Alexander Kirchner, division manager asset operations at Wien Energie di Spittelau di Vienna racconta che il loro progetto nasce a “fine degli anni 60, all’epoca ci furono alcune lamentele ma oggi è apprezzato. Il livello di raccolta differenziata è di 270mila tonnellate l’anno di rifiuti. Il termovalorizzatore è una risorsa essenziale per la città”.
“Come Acea siamo impegnati nello sviluppo di questo progetto che abbiamo presentato già a inizio anno. E’ un progetto molto importante che vede coinvolti non solo noi – spiega -, ma quello che riteniamo essere il meglio del know how sia tecnologico che dell’esperienza che c’è in questo campo; con noi ci sono Hitachi, Suez e Vianini. Credo che la soluzione proposta, presentata anche dal sindaco, è all’avanguardia e rappresenta un progetto all’avanguardia e una soluzione concreta che è stata messo a gara. Per noi” quello del termovalorizzatore di Roma “è un progetto significativo. Si tratta di una soluzione molto all’avanguardia su cui siamo ambiziosi e su cui stiamo investendo. Questo impianto prevede una crescita significativa della differenziata, è un salto importante verso una gestione più moderna e integrata. Siamo orgogliosi di posizionarci in modo importante sul settore” dell’ambiente “e puntiamo a crescere”, conclude.
Al dibattito presente anche Luca Richeldi, direttore di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma. “La salute dei cittadini è un valore diffuso, essenziale, costituzionale e che tutti vogliamo difendere e garantire, dai più piccoli ai più anziani. La salute respiratoria in primis ma la salute in generale. La questione dei rifiuti è un punto cruciale insieme ad altri come traffico e inquinamento; quindi, cercare le soluzioni che offrono più vantaggi è cruciale”.
Il primo cittadino della Capitale, Roberto Gualtieri, spiega come non si deve “termovalorizzare tutto ma va fatto per la quota di indifferenziato e, in una città come Roma, la quota di indifferenziato è di 600 mila tonnellate l’anno. Abbiamo stimato la portata del termovalorizzatore sulla base di un livello ambizioso per la città di Roma in termini di riduzione e riciclo dei rifiuti. Noi ci impegnamo a conferire 600 mila tonnellate – sottolinea Gualtieri -, e questa scelta “nasce da un calcolo su quella che sarà la quota di indifferenziata, in una grande città con un’altissima presenza di turisti, che resterà nonostante porteremo al massimo livello possibile nei prossimi anni la differenziata. Noi vogliamo una asticella molto alta dal punto di vista qualitativo, vogliamo avere un impianto efficiente, sostenibile e molto vantaggioso dal punto di vista ambientale e finanziario”, aggiunge.
Due esempi europei: Parigi e Vienna. “Noi gestiamo i rifiuti di 6 milioni di persone tra Parigi e dintorni, e lavoriamo per diminuire la quantità di rifiuti e per migliorarne il trattamento. Quando è iniziato questo progetto del termovalorizzatore non abbiamo avuto alcuna critica dalla comunità, la situazione è stata accettata da cittadini e sindaci, abbiamo lavorato insieme per migliorare la struttura dei nostri impianti”, afferma Corentin Duprey, presidente Syctom.
Anche Alexander Kirchner, division manager asset operations at Wien Energie di Spittelau di Vienna racconta che il loro progetto nasce a “fine degli anni 60, all’epoca ci furono alcune lamentele ma oggi è apprezzato. Il livello di raccolta differenziata è di 270mila tonnellate l’anno di rifiuti. Il termovalorizzatore è una risorsa essenziale per la città”.
– Foto xb1/Italpress –
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