2,5 milioni di euro complessivi all’editoria (euro 500.000,00 per l’anno 2018 e 1.000.000,00 per ciascuno degli anni 2019 e 2020).
E’ stata presentata presso la Sala della Giunta di via Santa Lucia la legge regionale su informazione, comunicazione e sostegno all’editoria, che si attendeva da 18 anni.
Il Fondo
La legge prevede uno stanziamento di 2,5 milioni di euro per il triennio 2018-2020, e disciplina azioni e interventi volti a sostenere il pluralismo informativo locale, scongiurare l’impoverimento del panorama dell’informazione locale e la standardizzazione dei contenuti, sostenere l’innovazione organizzativa e tecnologica, salvaguardare i livelli occupazionali, contrastare la precarizzazione del lavoro giornalistico tutelandone la qualità e la professionalità, sostenere l’avvio di imprese di giovani giornalisti create da liberi professionisti in forma singola o associata e startup, secondo criteri di pari opportunità, qualità dell’informazione e inserimento di giovani nel mondo del lavoro.
I destinatari
Sono destinatari dei progetti finanziati attraverso il “Fondo regionale per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione locale” le emittenti radiofoniche e televisive e le agenzie che operano in Campania produttori d’informazione e format giornalistici in ambito locale con frequenza quotidiana, gli operatori della stampa quotidiana e periodica, le testate giornalistiche digitali, le agenzie di stampa locali e i service giornalistici in possesso dei seguenti requisiti:
a) iscrizione nel registro delle impese presso la Camera di Commercio di competenza;
b) sede della redazione nel territorio della Campania; c) osservanza delle previsioni, per quanto compatibili, del “Testo unico dei doveri del giornalista” adottato dal Consiglio nazionale dei giornalisti;
d) rappresentanza di una testata giornalistica registrata presso il Tribunale cui ha sede la redazione;
e) abbiano una redazione composta da almeno 2 giornalisti assunti con contratto collettivo di lavoro giornalistico presso la medesima testata giornalista che presenta la domanda di contributo.
Le esclusioni
Sono, in ogni caso, escluse dai detti contributi:
a) le imprese che sono state sanzionate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) per violazione del Titolo IV, Capo II del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici) in materia di tutela dei minori, compiuta successivamente alla data di entrata in vigore della presente legge, nei dodici mesi antecedenti il termine per la presentazione delle domande di contributo;
b) le emittenti radiotelevisive e gli altri operatori che svolgono attività con carattere prevalente di televendita.
L’irrogazione di sanzioni ai soggetti beneficiari da parte dell’AGCOM anche in materia di discriminazione di genere costituisce causa di esclusione o revoca, anche sopravvenuta, dai contributi previsti dal Fondo.
Deliberazione della Giunta sulle modalità e i termini
La Giunta regionale, con deliberazione da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, determinerà le modalità e i termini per la presentazione delle domande di ammissione al contributo per i progetti da finanziare mediante il Fondo, i tempi e le procedure per l’erogazione del contributo, i controlli relativi alla rendicontazione e ogni altro aspetto avente ad oggetto gli interventi di cui alla citata legge.
Osservatorio regionale
La nuova legge stabilisce l’istituzione di un osservatorio regionale dell’informazione e della comunicazione che ha la funzione di monitorare il contesto socio-economico delle imprese operanti a livello regionale nel settore dell’informazione e della comunicazione.
«Abbiamo dato risposta ad una parte del mondo del lavoro qualificata, professionalizzata ed essenziale per le funzioni democratiche da tutelare.» – ha detto il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della conferenza di presentazione (video da youtube) – «Non si può dire che non sia stata una legge ben meditata, dal capitolo sulla trasparenza e valorizzazione delle competenze alla disciplina degli uffici stampa degli enti pubblici, al sostegno al sistema informativo locale».
«Comprendiamo che è un periodo complicato e difficile. – ha concluso il governatore – Tutto questo serve a dare serenità ai giornalisti e soprattutto autonomia personale e professionale. Sono tra quelli convinti dell’essenzialità della funzione di una stampa libera; libera perché capace di ripartire dai fatti, vale a dire dalla fatica e dal lavoro».
Testo della Legge regionale 6 febbraio 2018, n. 1 (BUR Campania n. 11 del 6/02/2018).
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