SALERNO (ITALPRESS) – La Dia di Salerno ha confiscato due aziende di panificazione e numerosi rapporti finanziari, per un valore complessivo stimato in oltre 2 milioni di euro, riconducibili ad Antonio Di Marino, 29 anni, di Cava dè Tirreni.
Il giovane, nel 2018, era stato colpito da provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito nell’ambito dell’operazione “Hyppocampus” su disposizione del gip del Tribunale di Salerno, insieme ad altri 13 indagati, ritenuti responsabili di estorsione, usura e trasferimento di valori commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Nello specifico, a Di Marino venne contestata l’appartenenza all’organizzazione criminale operante nel territorio di Cava dè Tirreni, nel salernitano, facente capo a Dante Zullo.
Con l’odierno provvedimento è stata applicata, a suo carico, anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 4 anni.
(ITALPRESS).
Il giovane, nel 2018, era stato colpito da provvedimento di custodia cautelare in carcere, eseguito nell’ambito dell’operazione “Hyppocampus” su disposizione del gip del Tribunale di Salerno, insieme ad altri 13 indagati, ritenuti responsabili di estorsione, usura e trasferimento di valori commessi con l’aggravante del metodo mafioso.
Nello specifico, a Di Marino venne contestata l’appartenenza all’organizzazione criminale operante nel territorio di Cava dè Tirreni, nel salernitano, facente capo a Dante Zullo.
Con l’odierno provvedimento è stata applicata, a suo carico, anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, per la durata di 4 anni.
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