ROMA (ITALPRESS) – “Non me ne importa niente dove vanno a cena i compagni di Renzi, mi interessa molto se vanno a cena con un ministro a cui abbiamo chiesto le dimissione. Ormai siamo due partiti separati, non ho alcuna voglia di mettermi a discutere e litigare con Italia Viva”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite di “Agorà Estate” su Rai3. “A quando la separazioni dei gruppi in Parlamento? Questo lo devono decidere loro, sono stati eletti con un simbolo che aveva il mio nome, possono andarsere loro quando gli pare”, ha aggiunto.
“Dall’incontro di domani con la presidente Meloni, mi aspetto che si discuta seriamente del problema che hanno i cittadini che lavorano tanto e non arrivano a fine mese. Chi lavora deve almeno guadagnare 1.200 euro netti al mese, nove euro lordi l’ora e questi nove euro sono solo per i contratti che oggi sono a meno”, ha sottolineato in merito al salario minimo. “La tassa sugli extraprofitti delle banche ottiene l’effetto opposto: mettere una tassa straordinaria sulle banche porta queste a prestare di meno, poi ci sono gli investitori che non si fidano più. E’ stata una mossa tecnicamente sbagliata”, ha concluso Calenda.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
“Dall’incontro di domani con la presidente Meloni, mi aspetto che si discuta seriamente del problema che hanno i cittadini che lavorano tanto e non arrivano a fine mese. Chi lavora deve almeno guadagnare 1.200 euro netti al mese, nove euro lordi l’ora e questi nove euro sono solo per i contratti che oggi sono a meno”, ha sottolineato in merito al salario minimo. “La tassa sugli extraprofitti delle banche ottiene l’effetto opposto: mettere una tassa straordinaria sulle banche porta queste a prestare di meno, poi ci sono gli investitori che non si fidano più. E’ stata una mossa tecnicamente sbagliata”, ha concluso Calenda.
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