Bonus testate online, il DIE risponde sui servizi ammissibili e sulle modalità di fruizione del credito

Nuovo aggiornamento delle FAQ sul credito di imposta per i servizi digitali delle imprese editrici di quotidiani e periodici telematici.

Ricordiamo il termine di scadenza per la presentazione delle domande: 20 novembre 2020 (ore 23.59).

Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri ha aggiornato sul proprio sito internet le risposte alle domande più frequenti in merito alla presentazione della domanda e la documentazione a corredo, i requisiti di accesso e i servizi ammissibili per il credito di imposta per i servizi digitali delle imprese editrici di quotidiani e periodici telematici. In queste ultime FAQ, il Dipartimento si sofferma sui servizi ammissibili e sulle modalità di fruizione del credito.

Ecco di seguito le ultime FAQ del Dipartimento aggiornate al 9 novembre 2020:

1. SERVIZI AMMISSIBILI

A) DOMANDA:

Nel 2019 abbiamo avviato un nuovo sito della nostra terza testata giornalistica. La piattaforma base da cui si parte è WordPress (utilizzata in quasi tutti i siti del mondo), naturalmente è una generica piattaforma molto “generale” che deve essere adattata e personalizzata con lavori lunghi e complessi per divenire un buon sito di una testata giornalistica. E questo abbiamo fatto (e in realtà stiamo continuando a fare) con l’aiuto di 2 aziende esterne che si occupano proprio di customizzazione di siti. Il risultato è un sito strutturalmente e graficamente unico nel web. Ciò rientra nei servizi di manutenzione evolutiva?

A) RISPOSTA:

Confermiamo che i costi relativi ai servizi indicati nel quesito rientrano nelle attività di manutenzione evolutiva e sono pertanto ammissibili ai fini del credito di imposta.

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B) DOMANDA:

Relativamente alla information technology di gestione della connettività vorrei gentilmente conferma se tra i servizi di connettività ad Internet (es. ADSL, fibra ottica) possono essere ricompresi i costi della telefonia mobile il cui traffico dati è utilizzato dai giornalisti per il caricamento delle notizie sul quotidiano di informazione.

B) RISPOSTA:

Le spese indicate rientrano nella categoria dei servizi di “information technology di connettività” e sono pertanto ammissibili ai fini del credito di imposta se il quotidiano di informazione è una testata edita in formato digitale iscritta al ROC.

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C) DOMANDA:

Il costo sostenuto per la realizzazione di un App rientra nelle spese ammissibili?

C) RISPOSTA:

Il costo per la realizzazione di un App rientra nelle spese ammissibili all’agevolazione fiscale se è sostenuto per servizi di manutenzione evolutiva di tale App; è inoltre condizione necessaria all’ammissione delle spese che l’App sia finalizzata alla gestione di testate edite in formato digitale nelle diverse funzionalità (es. fruizione, sfoglio, distribuzione, etc.).

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D) DOMANDA:

In merito alla compilazione della domanda per credito d’imposta – servizi digitali, sono ritenute valide spese fuori dal territorio nazionale? Nella fattispecie, Ucraina e Germania

D) RISPOSTA:

L’art. 190 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che ha introdotto il credito d’imposta per i servizi digitali, non pone alcun divieto specifico per le spese effettuate fuori dal territorio nazionale, purché siano rispettati i criteri di certificazione delle spese previsti al comma 3 del medesimo articolo, secondo cui  “… La effettuazione di tali spese deve risultare da apposita attestazione rilasciata dai soggetti di cui all’articolo 35, commi 1, lettera a), e 3, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, legittimati a rilasciare il visto di conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni fiscali, ovvero dai soggetti che esercitano la revisione legale dei conti ai sensi dell’articolo 2409-bis del codice civile”, nonché i requisiti previsti dal D.P.C.M.  4 agosto 2020, relativi alla residenza fiscale ai fini della tassabilità in Italia ovvero alla presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici.

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E) DOMANDA:

In merito alla compilazione della domanda per credito d’imposta – servizi digitali, nel campo degli importi spesi nell’anno 2019, è da intendersi esclusa IVA?

E) RISPOSTA:

L’importo da considerare ai fini dell’agevolazione è costituito dall’ammontare delle spese indicate all’art. 3, comma 1, del DPCM 4 agosto 2020 al netto dell’IVA.

2. MODALITÀ DI FRUIZIONE DEL CREDITO

A) DOMANDA:

Volevo sapere se e quando posso utilizzare il credito di imposta per l’anno 2020, oppure se devo aspettare comunicazione da parte vostra?

A) RISPOSTA: 

L’art. 5, comma 1, del DPCM 4 agosto 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 240 del 28 settembre 2020 dispone che, entro il 31 dicembre dell’anno 2020 il Dipartimento per l’informazione e l’editoria provvede a formare l’elenco dei soggetti in possesso dei requisiti cui è riconosciuto il credito d’imposta per i servizi digitali, con il relativo importo spettante a ciascuno nei limiti di cui all’articolo 3, comma 3, dello stesso decreto; tale elenco, approvato con decreto del Capo del Dipartimento, sarà pubblicato, con la dovuta evidenza, sul sito istituzionale del Dipartimento stesso e contestualmente trasmesso all’Agenzia delle entrate.
Ai sensi dello stesso DPCM, il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti beneficiari. Il credito d’imposta deve essere inoltre indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta di concessione del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi di imposta successivi fino a quello nel corso del quale se ne conclude l’utilizzo. Per ulteriori dettagli si rimanda all’articolo 6, del citato DPCM 4 agosto 2020.

– Leggi tutte le FAQ aggiornate al 9 novembre 2020.

– Per porre domande ad DIE:

credito.digitale@governo.it

– Per saperne di più: 

Credito di imposta per i servizi digitali (anno 2020): adottato il decreto attuativo