FIRENZE (ITALPRESS) – “Cosa mi sono messo in testa? Di dare sempre il massimo giorno per giorno, a 34 anni si può ancora migliorare”. Lo ha detto il centrocampista della Nazionale e della Fiorentina, Giacomo Bonaventura, in conferenza stampa a Coverciano, sede del ritiro azzurro in vista della sfida di sabato a Bari contro Malta, valida per le qualificazioni europee. “Il modo di giocare del ct Spalletti è simile a quello di Italiano – ha aggiunto Bonaventura – Ci sono dei dettagli diversi, ma a grandi linee si somigliano. Io come Bellingham? I paragoni li lascio ad altri, ognuno ha la propria storia e qualità, a 34 anni sono contento di stare qui. Dormo e mangio bene, se uno lavora in un certo modo, i risultati arrivano”. “Se farò una grande stagione con la mia squadra, potrei essere anche all’Europeo con la Nazionale – ha proseguito l’ex milanista -. Se speravo in una chiamata? Alla prima convocazione del mister non c’ero, quindi non ci speravo granchè, però pensavo di essere utile al gioco della squadra. Comunque sì, ho temuto di non tornare più in Nazionale, negli ultimi anni sono stati chiamati tanti giovani e pensavo che per me non ci potesse essere più posto. Però in Nazionale devono giocare i migliori e io spero di restarci”. In merito allo scarso numero di ‘papabilì per la maglia azzurra, Bonaventura ha ammesso che “è sempre più difficile trovare giocatori per la Nazionale, i club hanno vantaggi fiscali nel prendere gli stranieri. La Fiorentina è stato il club ideale per tornare ad alto livello. Se farò l’allenatore? Ora penso solo a giocare, il calcio porta via tante energie fisiche e mentali”. “Una dedica speciale? A mio padre, che ci ha lasciato un anno fa e che era molto orgoglioso di vedermi in Nazionale”, ha concluso commosso ‘Jack’ Bonaventura.
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