FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – “L’impatto della pandemia potrebbe risultare più forte e duraturo di quanto attualmente previsto”. Lo evidenzia la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico.
“L’epidemia di COVID-19 ha causato un drastico deterioramento delle prospettive mondiali, come indicato dalle proiezioni macroeconomiche formulate a giugno dagli esperti dell’Eurosistema – si legge nel Bollettino -. La pandemia di COVID-19 ha paralizzato l’economia mondiale e le misure adottate dai governi di tutti i paesi per contenere la diffusione del virus hanno determinato il recente brusco calo dell’attività economica. Diversi paesi hanno da poco iniziato ad allentare le misure di contenimento, ma è probabile che tale processo si riveli molto graduale. Sull’attività economica, in particolare nelle economie emergenti, hanno inoltre inciso negativamente la marcata flessione dei prezzi delle materie prime, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e gli ingenti deflussi di capitali. I nuovi dati disponibili confermano che le ricadute economiche delle misure di contenimento saranno drastiche e profonde”.
“Alla luce di tali gravi turbative internazionali, le proiezioni macroeconomiche formulate a giugno 2020 dagli esperti dell’Eurosistema segnalano, per quest’anno, una contrazione del PIL mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) pari al 4 per cento. Il ritmo di tale contrazione è più rapido e la sua entità maggiore rispetto a quanto osservato durante la Grande recessione – sottolinea la Bce -. Dopo la forte riduzione segnata nei primi due trimestri, nel terzo trimestre del 2020 l’attività mondiale dovrebbe avviarsi verso la ripresa e crescere nel 2021 e nel 2022, rispettivamente, del 6 per cento e del 3,9 per cento”.
Nell’Eurozona “nello scenario di base delle proiezioni il PIL annuo in termini reali si ridurrebbe dell’8,7 per cento nel 2020, risalendo del 5,2 percento nel 2021 e del 3,3 nel 2022”.
(ITALPRESS).
“L’epidemia di COVID-19 ha causato un drastico deterioramento delle prospettive mondiali, come indicato dalle proiezioni macroeconomiche formulate a giugno dagli esperti dell’Eurosistema – si legge nel Bollettino -. La pandemia di COVID-19 ha paralizzato l’economia mondiale e le misure adottate dai governi di tutti i paesi per contenere la diffusione del virus hanno determinato il recente brusco calo dell’attività economica. Diversi paesi hanno da poco iniziato ad allentare le misure di contenimento, ma è probabile che tale processo si riveli molto graduale. Sull’attività economica, in particolare nelle economie emergenti, hanno inoltre inciso negativamente la marcata flessione dei prezzi delle materie prime, l’inasprimento delle condizioni finanziarie e gli ingenti deflussi di capitali. I nuovi dati disponibili confermano che le ricadute economiche delle misure di contenimento saranno drastiche e profonde”.
“Alla luce di tali gravi turbative internazionali, le proiezioni macroeconomiche formulate a giugno 2020 dagli esperti dell’Eurosistema segnalano, per quest’anno, una contrazione del PIL mondiale in termini reali (esclusa l’area dell’euro) pari al 4 per cento. Il ritmo di tale contrazione è più rapido e la sua entità maggiore rispetto a quanto osservato durante la Grande recessione – sottolinea la Bce -. Dopo la forte riduzione segnata nei primi due trimestri, nel terzo trimestre del 2020 l’attività mondiale dovrebbe avviarsi verso la ripresa e crescere nel 2021 e nel 2022, rispettivamente, del 6 per cento e del 3,9 per cento”.
Nell’Eurozona “nello scenario di base delle proiezioni il PIL annuo in termini reali si ridurrebbe dell’8,7 per cento nel 2020, risalendo del 5,2 percento nel 2021 e del 3,3 nel 2022”.
(ITALPRESS).