FRANCOFORTE (GERMANIA) (ITALPRESS) – Il Consiglio Direttivo della Bce ha deciso di aumentare la dotazione del programma di acquisto di emergenza pandemica (PEPP) di 500 miliardi di euro. Il totale sale quindi a 1.850 miliardi di euro, “in considerazione delle ricadute economiche della recrudescenza della pandemia”, spiega la Banca Centrale Europea.
L’orizzonte degli acquisti netti nell’ambito del PEPP è stato inoltre esteso almeno fino alla fine di marzo 2022. In ogni caso, il Consiglio direttivo effettuerà acquisti netti fino a quando non valuterà che la fase di crisi per il coronavirus sia terminata.
La Bce ha inoltre deciso di estendere il reinvestimento dei pagamenti del capitale da titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP almeno fino alla fine del 2023.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00 per cento, 0,25 per cento e -0,50 per cento. Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della BCE rimangano ai livelli attuali o inferiori “fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione convergere in modo robusto a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2 per cento entro il suo orizzonte di proiezione”, si legge in una nota.
(ITALPRESS).
L’orizzonte degli acquisti netti nell’ambito del PEPP è stato inoltre esteso almeno fino alla fine di marzo 2022. In ogni caso, il Consiglio direttivo effettuerà acquisti netti fino a quando non valuterà che la fase di crisi per il coronavirus sia terminata.
La Bce ha inoltre deciso di estendere il reinvestimento dei pagamenti del capitale da titoli in scadenza acquistati nell’ambito del PEPP almeno fino alla fine del 2023.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00 per cento, 0,25 per cento e -0,50 per cento. Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della BCE rimangano ai livelli attuali o inferiori “fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione convergere in modo robusto a un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2 per cento entro il suo orizzonte di proiezione”, si legge in una nota.
(ITALPRESS).