BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Condividiamo gli obiettivi della duplice transizione e i suoi obiettivi ambientali, ma è necessario mettere in sintonia le capacità del sistema industriale di riconvertirsi verso l’economia green e digitale con una visione che deve essere a nostro avviso pragmatica, concreta e non ideologica”. A dirlo il ministro per le Imprese e il Made in Italy Adolfo Urso dopo la riunione con gli omologhi europei a Bruxelles. Il ministro ha sottolineato in merito all’opposizione dell’Italia al regolamento europeo che propone lo stop alla vendita delle auto a combustione interna dal 2035 “che il vero confronto sarà nel 2026, quando con la clausola di revisione potremo rimettere in discussione questo percorso in un clima molto diverso, con un nuovo Parlamento europeo e una nuova Commissione europea”, ha aggiunto Urso.
“Noi non mettiamo in dubbio le date del 2035 o 2050, noi chiediamo che ci sia una riflessione sulla base dei dati concreti che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno portato le associazioni delle imprese europee e i lavoratori europei a chiedere un cambio di passo alla Commissione – ha spiegato il ministro -. Noi tuteliamo l’impresa e il lavoro italiano ed europeo, credo sia questo uno dei punti fondamentali di un’Europa che vuole essere solidale e competitiva a livello globale. Per questo chiediamo che siano modificate le tappe e le modalità per giungere a quegli appuntamenti affinchè siano sostenibili”. Così il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso di un punto stampa a Bruxelles.
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