BERGAMO (ITALPRESS) – L’Atalanta dilaga, vince in goleada 6-2 e si regala almeno una notte al secondo posto in classifica, a -6 dalla capolista Juve. Per il Brescia c’è la terza sconfitta consecutiva e l’amaro verdetto di un derby mai così impari nel corso della sua storia. Al Gewiss Stadium Atalanta e Brescia si presentano unite dal dolore di due delle città più colpite dal coronavirus e divise da 46 punti in classifica. Per Gasperini e Lopez è tempo di mettere mano al turn over: il tecnico bresciano lascia in panchina Tonali, l’allenatore di casa cambia sei giocatori rispetto alla formazione vista contro la Juventus e deve rinunciare a Ilicic (non al meglio) e Muriel, reduce da un incidente domestico. Ma nonostante le defezioni, sin dal primo minuto di gioco l’Atalanta mette in chiaro la gerarchia: Malinovskyi premia il taglio di Pasalic che col destro batte Andrenacci sul primo palo. Nelle ultime quattro trasferte di Serie A contro l’Atalanta, il Brescia non è mai riuscito a segnare. Ma il trend si inverte dopo appena 8′: Caldara sbaglia e spalanca la via della rete a Torregrossa che firma il gol dell’1-1 e riscatta l’errore di pochi istanti prima sempre a seguito di un errore dell’ex difensore del Milan. Ma agli uomini di Gasperini basta poco per reagire e dopo mezz’ora il risultato è già sul poker. Prima al 25′ Gosens premia l’inserimento di de Roon che trova il secondo palo. Poi è il turno di Malinovskyi, autore di una conclusione dalla distanza che non lascia scampo ad Andrenacci. E infine il 4-1 di Zapata con un colpo di testa da posizione ravvicinata su cross del solito Gosens.
Nella ripresa l’Atalanta riparte dalla cosa che sa fare meglio: segnare. E nel giro di venti minuti Pasalic ha il tempo per togliersi la gioia della tripletta: prima con un tiro preciso dopo uno scambio in area con Malinovskyi e poi con un mancino sul primo palo su assist di Colley. Nel finale il Brescia riesce anche ad accorciare l’ampio margine: Tameze sbaglia il disimpegno, Tonali serve Spalek che batte il neo entrato Rossi per il definitivo 6-2.
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