Soldi che sarebbero sufficienti per ripristinare le agevolazioni postali, almeno per tutta l’editoria no profit.
Il provvedimento è stato posto in essere per abuso di posizione dominante nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria.
Il Garante della Concorrenza e del Mercato – con Provvedimento n. 26900/2017 – ha irrogato a Poste Italiane S.p.A., in ragione della gravità e della durata dell’infrazione, una sanzione amministrativa pecuniaria complessiva pari a € 23.126.057, per abuso di posizione dominante nel mercato del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria, vale a dire quegli invii che i grandi clienti business come le banche, le assicurazioni e le compagnie telefoniche mandano ai propri clienti (es. estratti conto, avvisi di scadenza, bollette).
In particolare, si legge in un Comunicato dell’Autorità del 15 gennaio scorso, la strategia escludente, attuata sin dal 2014 da Poste Italiane a danno dei concorrenti – entrati in questo mercato a seguito della liberalizzazione dei servizi postali – è consistita nell’offrire ai propri clienti finali condizioni economiche e tecniche non replicabili dai concorrenti almeno altrettanto efficienti, i quali necessariamente devono ricorrere ai servizi di Poste Italiane per il recapito nelle zone rurali e meno densamente abitate del Paese (c.d. aree extra urbane), dove è presente solo Poste Italiane.
Inoltre, Poste Italiane ha implementato una strategia di recupero dei volumi di posta affidati alla concorrenza, ricorrendo a sconti e condizioni selettivi e fidelizzanti, tra l’altro, condizionando gli sconti praticati ai clienti finali all’affidamento esclusivo di tutti gli invii o di una parte sostanziale degli stessi.
L’istruttoria ha altresì accertato che la strategia anticoncorrenziale di Poste Italiane – ex monopolista che ancora oggi detiene una consolidata posizione dominante sul mercato in questione – ha prodotto concreti effetti sulle dinamiche concorrenziali. Infatti, Poste Italiane è riuscita a recuperare numerosi clienti e ad aumentare ulteriormente la propria quota di mercato, a danno degli altri operatori postali attivi sul mercato.
Nel corso dell’attività ispettiva, l’Autorità si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.
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