Alphabet, società madre di Google, ha presentato i risultati finanziari relativi al terzo trimestre 2023, superando le previsioni degli analisti sui ricavi complessivi ma deludendo sul fronte del cloud.
Il colosso di Mountain View ha registrato entrate pari a 76,7 miliardi di dollari, in crescita del +11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il risultato è superiore alle stime di Wall Street, ferme a 75,8 miliardi. L’utile per azione si è attestato a 1,55 dollari, anche in questo caso battendo le previsioni di 1,46 dollari. L’utile netto è stato di 19,69 miliardi, in aumento dai 13,91 miliardi dello stesso trimestre del 2022.
Buoni risultati ma risposte negative dal mercato
A trainare ancora una volta i conti di Alphabet è stato il core business pubblicitario di Google, con ricavi in aumento del +13%. I conti arrivano a 59,65 miliardi di dollari, un segnale positivo dopo il rallentamento della crisi Covid. In particolare, gli introiti pubblicitari di Youtube sono saliti del +12% a 7,95 miliardi, superando le stime (7,82 miliardi). La piattaforma video si conferma un asset chiave per la società, in grado di compensare le pressioni di altri segmenti dell’advertising di Google.
Tuttavia, il titolo Alphabet è sceso fino al -7% nelle contrattazioni after-hours, scontando la perfomance deludente della divisione Google Cloud. Il giro d’affari di Google Cloud ha raggiunto 8,41 miliardi, in forte crescita rispetto ai 6,87 dello stesso periodo dell’anno scorso (+22%), ma al di sotto degli 8,64 miliardi previsti dal Consensus.
Prosegue da parte della società l’integrazione dell’intelligenza artificiale in un numero sempre maggiore di prodotti. Google si muove soprattutto in risposta al lancio di ChatGPT da parte di OpenAI. Parallelamente, la Big Tech sta proseguendo nel piano di riduzione dei costi operativi avviato all’inizio dell’anno. E’ previsto un taglio di 12 mila posti di lavori, circa il 6% della forza lavoro complessiva, per ottimizzare la struttura dei costi.