Il termine per l’iscrizione nell’Elenco delle Agenzie di stampa di rilevanza nazionale è stato prorogato al 12 ottobre. Il Capo Dipartimento ha adottato un provvedimento, il 22 settembre, rinviando la scadenza inizialmente programmata il 30 settembre.
L’Elenco, spiegato nel DPCM di luglio 2023, ha come obiettivo di incentivare la qualità e l’efficienza delle Agenzie di Stampa di rilevanza nazionale.
Requisiti di iscrizione
Il decreto-riforma Barachini prevede che le agenzie di stampa, per essere iscritte all’Elenco, abbiano almeno 50 giornalisti con contratto a tempo indeterminato. Si tratta del criterio base per la quantificazione dell’importo riconosciuto ad ogni agenzia, per ripartire il 65% dei circa 46 milioni previsti.
I servizi specialistici, che riguarderanno anche agenzie di stampa con meno di 50 giornalisti, avranno destinato il restante 35%.
Il sottosegretario Barachini apre alla possibilità di raggiungere e superare la quota necessaria con la partecipazione delle medie agenzie a consorzi o reti d’impresa.
Trasferimenti interni di giornalisti
La possibilità di ottenere contratti di fornitura con Palazzo Chigi senza dover partecipare a una gara, spinge le agenzie di stampa a fare tutto il possibile per ottenere i requisiti. I gruppi editoriali – come Radiocor del Gruppo Il Sole 24, e Mf Newswire del gruppo Class- pensano ad aumentare il numero dei giornalisti anche con trasferimenti interni.
L’idea non è però semplice, essendo difficile trovare una guida dell’impresa, ammessa e preferita, che soddisfi tutti. Si tratta di un problema che in passato aveva già limitato alcune aggregazioni.
Inoltre, i partecipanti alla Rete d’impresa non potranno concorrere singolarmente alle gare per i lotti d’informazione specializzata. Il beneficio di entrare nell’Elenco Nazionale potrebbe però essere uno stimolo sufficiente.
Chi corre da solo
Le agenzie che dovrebbero iscriversi da sole sono Ansa, molto distanziata dalle altre per numero di giornalisti, Agi, AdnKronos, LaPresse, Askanews e Dire. Alcune di queste dovranno però sospendere la Cassa integrazione entro l’anno.
Radiocor sarebbe ugualmente determinata a procedere da sola, avendo adeguato l’organico di 7 unità, tra cui 3 giornalisti “volontari” trasferiti da Radio24 e 4 nuovi assunti.