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AGCOM presenta il consuntivo dell’uso dei media nel 2018: male i quotidiani, flessione per le TV, cresce l’audience dei social network

Nel settore postale, i ricavi aumentati del 2,9% (in particolare, i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 7,3%), a picco i volumi dei servizi ricompresi nel servizio universale, in flessione dell’11%, per un calo generale dell’1,2%.

Telefonia: gli accessi a rete fissa calano di 350mila unità, nel mobile crescono le Sim M2M, e calano quelle solo voce. Crescita del 55,6% del consumo medio unitario di dati.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha reso noto i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni (1/2019), relativi all’anno 2018.

Riassumiamo i dati elaborati e condensati in un comunicato stampa dell’AGCOM del 26 aprile scorso, partendo dai settori di nostra più propria competenza:

SETTORE EDITORIA

Per il settore dell’editoria si continuano a registrare risultati negativi: nel mese di dicembre 2018, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è risultata di poco superiore ai 2,7 milioni di copie, in flessione dell’8% rispetto allo stesso mese del 2017. Guardando all’intero periodo considerato (dicembre 2014 – dicembre 2018), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono ridotte del 31%, passando da 2,7 a 1,8 milioni di unità.

UTILIZZO DI INTERNET

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di dicembre 2018, 42,5 milioni di utenti medi giornalieri si sono collegati alla rete, per un totale di 75 ore di navigazione mensile a persona. Continua a crescere l’audience dei principali social network, dove Facebook con 34,8 milioni di utenti unici si conferma il social maggiormente frequentato, seguito da Instagram e Linkedin. Passando all’esame dei profili sociodemografici, Instagram, Trumblr, Snapchat si caratterizzano per un maggiore gradimento da parte di un pubblico più giovane, mentre tutti i social network sono seguiti in modo più intenso, rispetto alla media, da un pubblico dotato da almeno un titolo di studio di scuola media superiore.

SETTORE TELEVISIVO

Relativamente al settore televisivo, rispetto a dicembre 2017 si riscontra una lieve flessione degli ascolti per la Rai che raggiunge il 37,1%, (-0,1 punti percentuali), così come per Mediaset con una quota del 29,5% (-0,7). Nello stesso periodo, anche Comcast registra una flessione (-0,9) e si assesta su di una quota di ascolti del 7,5%, mentre risultano in crescita Discovery (+0,2) e La7 del Gruppo Cairo Communication (+0,5). Analizzando l’evoluzione delle audience delle edizioni serali dei principali programmi di informazione (i telegiornali), nel giorno medio, Tg1 e Tg5 risultano i più seguiti (complessivamente con circa 9,1 milioni di ascoltatori nel giorno medio). Al terzo posto si colloca l’edizione serale della testata a carattere locale di Rai 3 (TgR) con una share, pari al 13,2%, in crescita di 1,1 punti percentuali su base annua.

TELEFONIA FISSA E MOBILE

A fine 2018, gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di circa 180 mila unità rispetto al trimestre precedente (-350mila unità rispetto a dicembre 2017). I dati dell’Osservatorio evidenziano tuttavia profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio: se a fine dicembre 2014 quasi il 94% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 58%, pari ad una flessione di 7,5 milioni di linee. Nello stesso periodo (dicembre 2014 – dicembre 2018) sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+5,9 milioni di unità), FTTH (+540 mila) e FWA (+700 mila).

Le linee con velocità di connessione inferiore ai 10 Mbit/s, infatti, rappresentano a dicembre 2018 meno del 25% delle linee broadband e ultrabroadband, rispetto al 75% del dicembre 2014. Nello stesso periodo, viceversa, il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è passato dal 3,7 al 45,1%. Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con il 43,9%, seguito da Vodafone (15,8%) e da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.

Nella rete mobile si registra su base annua un aumento complessivo di 3,5 milioni di sim: tale incremento è dovuto alla crescita delle sim M2M, salite di 4,8 milioni di unita, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Tim si conferma market leader (30,7%), seguita da Wind Tre e Vodafone con una quota simile pari al 29,2%. Il nuovo entrante Iliad, nei primi sei mesi di attività, conquista il 2,7% del mercato. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nell’ultimo trimestre dell’anno 2018 poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in 4,27 GB/mese in crescita del 55,6% rispetto a dicembre 2017.

SETTORE POSTALE

Riguardo al settore postale, i ricavi complessivi sono aumentati del 2,9% nel 2018 rispetto al 2017; in particolare, i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 7,3%, mentre quelli postali in flessione dell’1,2%. Per quanto riguarda i volumi dei servizi ricompresi nel servizio universale, essi risultano in flessione dell’11%, mentre gli invii di pacchi registrano una crescita del 7,3%, con circa 480 milioni di unità movimentate da inizio anno.

Il quadro concorrenziale del settore, nel suo complesso, vede Poste Italiane principale operatore con il 38,3% (43,6% considerando anche l’operatore SDA). Tale quota supera il 75% per il segmento dei servizi di corrispondenza in concorrenza.

I servizi di corriere espresso mostrano invece un maggiore livello di competizione: i tre principali operatori risultano essere DHL, con il 22%, seguita da TNT-FedEx con il 17,7% e da BRT con il 17,1% del mercato. Riguardo ai ricavi unitari medi, su base annua, quelli relativi al complesso dei servizi postali mostrano una crescita del 2,0% mentre quelli di corriere espresso si riducono dell’1,7%.

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