È online da ieri il secondo dell’Osservatorio sulle Comunicazioni relativo all’anno 2020 pubblicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.
Nello specifico, “per il settore dell’editoria si conferma il trend negativo già evidenziato nei precedenti Osservatori: nel mese di marzo 2020, la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è pari a circa 2,3 milioni di copie, in flessione del 22% su base annua”, si legge sul comunicato stampa rilasciato da AGCOM. Un crollo continuo e importante quindi.
“Con riferimento all’intero periodo considerato (marzo 2016 – marzo 2020), le copie giornaliere cartacee complessivamente vendute dai principali editori si sono quasi dimezzate, passando da 2,2 a 1,2 milioni di unità, registrando quindi il dimezzamento delle copie cartacee vendute. Contestualmente, le copie digitali risultano in netta flessione se consideriamo l’intero periodo (-24% punti percentuali) e in lieve incremento se esaminiamo i valori di marzo 2019 (+1 punto percentuale)”. Durante il lockdown, quindi, almeno le copie digitali hanno visto aumentare, seppur di poco, i lettori.
Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di marzo 2020, 44,7 milioni di utenti medi giornalieri hanno navigato in rete per un totale di 113 ore di navigazione mensile a persona. Analizzando l’audience dei principali social network, Facebook con 38,4 milioni di utenti unici si conferma la principale piattaforma utilizzata dagli utenti.
Ancora bene la TV che registra comunque i dati più confortanti, rispetto agli altri settori comunicativi.