Allarme – denuncia del sindacato edicolanti Usiagi-Ugl.
E’ crisi profonda per le edicole romane. Ma anche per tutte quelle sparse nelle grandi città. Incassi ridotti di oltre il 40% da imputare “all’aumento degli abbonamenti on line e alla mancanza di politiche di reale supporto” che “stanno portando la categoria ad una crisi mai registrata prima”.
Questa è la denuncia dell’Usiagi-Ugl che ha presentato i dati di una propria indagine secondo i quali: “A Roma chiudono sei edicole al giorno”: 350 quelle sparite dalla città negli ultimi cinque anni.
Da “servizio essenziale” a “servizio terminale”
“Nel silenzio o forse nel disinteresse totale la crisi degli edicolanti è diventata ormai profonda e irreversibile. Sono molte le categorie in seria difficoltà a causa della pandemia, ma la consapevolezza di ciò non può non evidenziare la costante e quasi irreversibile crisi che stanno vivendo le edicole in tutto il territorio nazionale ed in particolare nelle grandi città”, sottolinea il sindacato.
Se durante il lockdown – conclude l’Usiagi-Ugl – le istituzioni nazionali hanno in più occasioni riconosciuto il ruolo fondamentale delle edicole, in gran parte rimaste aperte, definendolo ‘servizio essenziale’ oggi si può, senza correre alcun rischio, definirlo ‘servizio terminale’”.
(Foto in alto: Edicola chiusa in via Gregorio VII a Roma, da www.sfogliaroma.it)