In media l’80% degli italiani sono stabili internauti: questi i dati pubblicati a giugno sulla piattaforma di Istat “Noi Italia-100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo”.
Un lieve divario di genere
Da un recente studio dell’Istituto Nazionale di Statistica emerge, infatti, che a partire dai 6 anni di età il 77,6% delle donne e l’83,2% degli uomini si collega regolarmente a Internet nel nostro Paese.
Come rivela l’Istat, rispetto al 2022, è rimasta stabile la quota di utenti di 6 anni e più che hanno utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi del 2023 per leggere o scaricare e-book. Per questo tipo di attività, in controtendenza, si registra un vantaggio a favore delle donne, che diventa più ampio nelle fasce d’età più giovani, in cui la lettura dei libri in formato digitale è più diffusa.
Infatti, il 30,4% delle ragazze fra i 20 e i 24 anni ha utilizzato Internet negli ultimi 3 mesi del 2023 per leggere o scaricare libri online o e-book, rispetto al 22,3% dei coetanei maschi.
Il divario fra Nord e Sud
Purtroppo i numeri confermano anche l’usuale divario fra il Nord e il Sud che contraddistingue il panorama italiano. Non a caso, le percentuali minori si registrano in Calabria (71,6%) e quelle maggiori in Emilia Romagna (84,5%). Il Nord presenta dati percentuali superiori di 7 punti rispetto al Sud, laddove il Centro supera le regioni meridionali di 6 punti percentuali.
Ma tale disparità è rilevabile anche su scala europea, se pensiamo che la media per i 27 Paesi Ue è del 90,2% e quella nazionale dell’85,5%. Da rammentare sempre, però, che ancora a fine 2022 il 40% della popolazione mondiale incontrava ostacoli all’accesso a Internet.
I dati relativi agli accessi da casa
Confortante, però, il dato relativo agli accessi da casa, che in Italia sono aumentati dello +0,6% fra 2022 e 2023. Le regioni del Centro e del Nord, tranne la Liguria e l’Umbria, sono in linea con la media nazionale, con picchi in Lombardia (86,3%), Lazio, Trentino Alto Adige/Südtirol (86,2%) e Veneto (86,1%). Invece, lo studio rivela che, di quelle meridionali, soltanto la Sardegna presenta un valore prossimo a quello medio nazionale.
Nel 2023, ad ogni modo, le famiglie italiane composte da membri dai 16 ai 74 anni che disponevano di un accesso al web da casa erano il 91,7%. E non si tratta di un dato sconfortante, considerando che la media Ue era del 93,1%.
Articolo di M.P.