ROMA (ITALPRESS) – Dal palcoscenico del Salone Margherita a Roma, dove si è svolto l’evento “Only One: One Planet, One Ocean, One Health” dedicato all’urgenza di attuare la transizione ecologica e organizzato da Marevivo in collaborazione con SIOI, Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale, e promosso da Banca d’Italia, si è levato l’appello della Presidente della Fondazione ambientalista Rosalba Giugni ai presenti, in vista dell’imminente Giornata Mondiale degli Oceani: “Il mare è in grave pericolo e la nostra vita dipende dalla sua salute. Ogni nostro piccolo gesto conta. Le scelte che ciascuno di noi compie nel quotidiano, anche in cabina elettorale, possono avere conseguenze importanti – le sue parole -. Vi chiedo di analizzare i programmi e di scegliere in modo consapevole i rappresentanti che ci governeranno in Europa, affinchè si impegnino a destinare i fondi del Green Deal ad interventi per l’ambiente e portino avanti azioni concrete e necessarie per il bene del Pianeta. In natura tutto è collegato. Galileo Galilei diceva che le cose sono unite da legami invisibili e che non si può cogliere un fiore senza turbare una stella. Per questo tutti siamo chiamati a essere parte del cambiamento”.
La campagna, realizzata in collaborazione con Fondazione Dohrn e la Marina Militare e nata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della difesa della biodiversità, sull’urgenza di attuare una transizione ecologica, energetica e alimentare, è tuttora in giro per il mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci e presente nelle università della Rete Università Sostenibili RUS e del CoNISMa e nelle Direzioni marittime d’Italia.
I mari sono i polmoni del nostro Pianeta, generano fino all’80% dell’ossigeno sulla Terra, assorbono il 90% del calore in eccesso prodotto dal riscaldamento globale (dati UNESCO), e con le loro correnti svolgono un’azione regolatrice del clima, il loro ruolo è essenziale per la sopravvivenza della vita.
Mancano, inoltre, leggi e regolamenti a livello nazionale e internazionale. Ne è un esempio la Legge Salvamare, approvata nel maggio 2022 ma ancora orfana della maggior parte dei Decreti attuativi. Questo strumento, fortemente voluto da Marevivo, è fondamentale per contribuire al risanamento e alla tutela dell’ecosistema marino e della salute pubblica e porrebbe il nostro Paese all’avanguardia nel contesto europeo, perchè, come dichiara Ferdinando Boero, Vicepresidente di Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn, “senza una conversione culturale non si può raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica”.
La plastica è pervasiva e sta soffocando il mare. Nel solo Mar Mediterraneo finiscono più di 200.000 tonnellate di plastica all’anno, cioè il contenuto di oltre 500 container al giorno, e la plastica rappresenta quasi il 70% del peso dei rifiuti raccolti. La plastica in mare si sminuzza in micro-particelle, invisibili ad occhio nudo, che pongono seri rischi per l’ecosistema e sono ormai entrate nella nostra catena alimentare. “Il fatto che siano state trovate micro-plastiche nella placenta, nel latte umano, e più di recente nelle placche ateromatose del collo in quei pazienti che soffrono di ictus, fa pensare che possano avere un ruolo importante sull’incidenza di apoplessia, malattie miocardiche e ischemie in generale”, ha dichiarato in una recente intervista Antonio Ragusa, Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna e Professore presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, nonchè membro del Comitato scientifico di Marevivo.
L’Unione europea ha recentemente approvato la direttiva sulla plastica monouso nell’ambito del negoziato sulla revisione del regolamento sugli imballaggi e il loro riuso, ma l’Italia è in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea perchè non ha recepito “pienamente e correttamente” la direttiva sulla plastica monouso e violato gli obblighi previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico.
Tutto ciò mette in evidenza come, ancora una volta, la politica dimostri di essere impreparata a fronteggiare con la dovuta forza e determinazione le problematiche legate all’ambiente e alla nostra salute, diventate ormai urgenti e improcrastinabili. Un motivo in più per sensibilizzare tutti, consumatori, elettori, istituzioni a mettere al primo posto, attraverso le proprie azioni e decisioni, la salvaguardia del mare, per il bene di tutti e in particolare delle future generazioni. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare, ma la salute del mare dipende dalle nostre azioni.
Hanno contribuito alla diffusione del messaggio la giornalista televisiva Benedetta Rinaldi, l’Ambasciatore Pietro Sebastiani, il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, l’esploratore degli oceani Alberto Luca Recchi, il campione paralimpico Simone Barlaam, lo speleologo e geologo Francesco Sauro, il Presidente Nazionale Calcio Attori Domenico Fortunato, il pianista e compositore Francesco Rizzo.
La campagna, realizzata in collaborazione con Fondazione Dohrn e la Marina Militare e nata per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della difesa della biodiversità, sull’urgenza di attuare una transizione ecologica, energetica e alimentare, è tuttora in giro per il mondo a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci e presente nelle università della Rete Università Sostenibili RUS e del CoNISMa e nelle Direzioni marittime d’Italia.
I mari sono i polmoni del nostro Pianeta, generano fino all’80% dell’ossigeno sulla Terra, assorbono il 90% del calore in eccesso prodotto dal riscaldamento globale (dati UNESCO), e con le loro correnti svolgono un’azione regolatrice del clima, il loro ruolo è essenziale per la sopravvivenza della vita.
Mancano, inoltre, leggi e regolamenti a livello nazionale e internazionale. Ne è un esempio la Legge Salvamare, approvata nel maggio 2022 ma ancora orfana della maggior parte dei Decreti attuativi. Questo strumento, fortemente voluto da Marevivo, è fondamentale per contribuire al risanamento e alla tutela dell’ecosistema marino e della salute pubblica e porrebbe il nostro Paese all’avanguardia nel contesto europeo, perchè, come dichiara Ferdinando Boero, Vicepresidente di Marevivo e Presidente Fondazione Dohrn, “senza una conversione culturale non si può raggiungere l’obiettivo della transizione ecologica”.
La plastica è pervasiva e sta soffocando il mare. Nel solo Mar Mediterraneo finiscono più di 200.000 tonnellate di plastica all’anno, cioè il contenuto di oltre 500 container al giorno, e la plastica rappresenta quasi il 70% del peso dei rifiuti raccolti. La plastica in mare si sminuzza in micro-particelle, invisibili ad occhio nudo, che pongono seri rischi per l’ecosistema e sono ormai entrate nella nostra catena alimentare. “Il fatto che siano state trovate micro-plastiche nella placenta, nel latte umano, e più di recente nelle placche ateromatose del collo in quei pazienti che soffrono di ictus, fa pensare che possano avere un ruolo importante sull’incidenza di apoplessia, malattie miocardiche e ischemie in generale”, ha dichiarato in una recente intervista Antonio Ragusa, Direttore della Struttura Complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna e Professore presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma, nonchè membro del Comitato scientifico di Marevivo.
L’Unione europea ha recentemente approvato la direttiva sulla plastica monouso nell’ambito del negoziato sulla revisione del regolamento sugli imballaggi e il loro riuso, ma l’Italia è in questi giorni sotto la lente d’ingrandimento della Commissione europea perchè non ha recepito “pienamente e correttamente” la direttiva sulla plastica monouso e violato gli obblighi previsti dalle norme sulla trasparenza del mercato unico.
Tutto ciò mette in evidenza come, ancora una volta, la politica dimostri di essere impreparata a fronteggiare con la dovuta forza e determinazione le problematiche legate all’ambiente e alla nostra salute, diventate ormai urgenti e improcrastinabili. Un motivo in più per sensibilizzare tutti, consumatori, elettori, istituzioni a mettere al primo posto, attraverso le proprie azioni e decisioni, la salvaguardia del mare, per il bene di tutti e in particolare delle future generazioni. Il nostro futuro dipende dalla salute del mare, ma la salute del mare dipende dalle nostre azioni.
Hanno contribuito alla diffusione del messaggio la giornalista televisiva Benedetta Rinaldi, l’Ambasciatore Pietro Sebastiani, il fisico e divulgatore scientifico Valerio Rossi Albertini, l’esploratore degli oceani Alberto Luca Recchi, il campione paralimpico Simone Barlaam, lo speleologo e geologo Francesco Sauro, il Presidente Nazionale Calcio Attori Domenico Fortunato, il pianista e compositore Francesco Rizzo.
– foto ufficio stampa Marevivo –
(ITALPRESS).