L’ultima trovata in fatto di AI si chiama Lumière, ed è stata sviluppata da Google in collaborazione con il Weizmann Institude di Scienza. È in grado di creare video a partire da delle immagini, facendole muovere con un algoritmo.
Lumière, termine francese che indica la luce, ma anche il cognome degli inventori del cinema, è sicuramente il software di AI più adatto per creare il movimento a partire da un’immagine.
Lumière AI: come funziona
Applicando Lumière IA a un’immagine si può prendere il controllo del soggetto, facendolo muovere in una maniera plausibile calcolata dall’algoritmo. Tecniche simili sono state utilizzate anche da altri software di IA, come Stable Diffusion, ma con una minore pulizia.
Lumière si proporrebbe, invece, di creare una continuità pulita e coerente nei soggetti che muove, dando l’idea di un movimento ripreso dal vivo e non di un’immagine modificata.
Lumière vi riesce tramite un software, “Space-Time-U-Net”, che genera il video in un unico passaggio anziché comporlo pezzo per pezzo. È stato allenato a partire da 30 milioni di video che lo aiutano a muovere i suoi “burattini” in maniera più fluida. Così si possono muovere foto non solo di animali e persone, ma anche di oggetti inanimati, e immaginare che prendano vita.
M.F.Z.
