PHILLIP ISLAND (AUSTRALIA) (ITALPRESS) – Troppo pericoloso
scendere in pista. La Direzione Corsa del Gran Premio d’Australia
ha annullato la Sprint Race di MotoGp a causa delle folate di
vento e pioggia a spruzzi sulla pista di Phillip Island. Decisione, ampiamente preventivata nei giorni scorsi, che ha lasciato un pizzico di rammarico.
“Mi dispiace di non poter correre perchè c’è sempre la possibilità di accumulare punti – sostiene il leader del mondiale, l’italiano della Ducati Francesco Bagnaia – Nel warm up avevamo avuto dei problemi, subito risolti, avremmo lottato per vincere la gara e invece abbiamo dovuto rinunciare a punti che ci avrebbero fatto comodo”.
Marco Bezzecchi (Ducati), invece, ha accolto favorevolmente la notizia del rinvio della gara: “Mi è andata di lusso perchè la clavicola ancora mi faceva male. Qui ho sofferto il freddo che non mi ha aiutato. Spero che in Thailandia le mie condizioni fisiche siano migliori”.
Secondo Jorge Martin (Ducati): “E’ stata una scelta giusta, era pericoloso per tutti anche se nel warm up ero andato molto bene. Comunque hanno deciso così e per la sicurezza non si può correre. Ora pensiamo alla Thailandia”.
Per il sudafricano Brad Binder (Ktm): “E’ una delusione per tutti
non poter girare ma il vento è addirittura aumentato rispetto alle Moto2″.
scendere in pista. La Direzione Corsa del Gran Premio d’Australia
ha annullato la Sprint Race di MotoGp a causa delle folate di
vento e pioggia a spruzzi sulla pista di Phillip Island. Decisione, ampiamente preventivata nei giorni scorsi, che ha lasciato un pizzico di rammarico.
“Mi dispiace di non poter correre perchè c’è sempre la possibilità di accumulare punti – sostiene il leader del mondiale, l’italiano della Ducati Francesco Bagnaia – Nel warm up avevamo avuto dei problemi, subito risolti, avremmo lottato per vincere la gara e invece abbiamo dovuto rinunciare a punti che ci avrebbero fatto comodo”.
Marco Bezzecchi (Ducati), invece, ha accolto favorevolmente la notizia del rinvio della gara: “Mi è andata di lusso perchè la clavicola ancora mi faceva male. Qui ho sofferto il freddo che non mi ha aiutato. Spero che in Thailandia le mie condizioni fisiche siano migliori”.
Secondo Jorge Martin (Ducati): “E’ stata una scelta giusta, era pericoloso per tutti anche se nel warm up ero andato molto bene. Comunque hanno deciso così e per la sicurezza non si può correre. Ora pensiamo alla Thailandia”.
Per il sudafricano Brad Binder (Ktm): “E’ una delusione per tutti
non poter girare ma il vento è addirittura aumentato rispetto alle Moto2″.
– foto: LivePhotoSport –
(ITALPRESS).