Google e Amazon sono finiti nel mirino dell’antitrust negli USA. Si attendono due processi che potrebbero modificare il futuro delle Big Tech.
Google al primo processo per monopolio
Il giorno dopo aver compiuto 25 anni, il colosso della Silicon Valley ha tutt’altro che da festeggiare.
Martedì prossimo infatti, si troverà a dover affrontare il primo storico processo per monopolio. Il Dipartimento di Giustizia accusa Big G di aver abusato illegalmente del suo potere per soffocare la concorrenza e mantenere al top il suo motore di ricerca. Questo potrebbe colpire l’azienda nel cuore delle sue attività.
La difesa di Google sarà incentrata nel dimostrare che i suoi anni di dominio siano risultato della superiorità dei suoi servizi, e non di tattiche illegali.
La società rischia, non riuscendoci, di rivalutare la propria influenza e il proprio potere. Il rischio si tramuterebbe soprattutto in multe salate e un divieto di accordi di distribuzione.
Amazon contro la FTC
Per quanto riguarda Amazon c’è altrettanto da preoccuparsi. La Federal Trade Commission (FTC) si appresta a presentare un’azione contro il colosso di Seattle riguardante le vendite al dettaglio.
Gli incontri fra le parti non hanno portato a nessuna soluzione. Secondo il Wall Street Journal, Amazon avrebbe ribadito i propri diritti e che in caso di sanzioni potrebbero crearsi solamente disagi per i clienti. L’azione antitrust potrebbe implicare altre attività e richiedere rimedi strutturali all’interno della società stessa. E’ quello che auspica Lina Khan, presidente della FTC, che già in passato aveva attaccato Amazon per il troppo potere accumulato.
Big Tech in allerta
A seguire i processi non saranno solo Google e Amazon. Gli altri colossi del settore saranno, a distanza, direttamente interessati alle risposte che verranno proposte. Soprattutto per quanto riguarda il processo di Google, il procedimento tende a trovare una risposta a una domanda cruciale, ovvero se i magnati hi tech sono divenuti dominanti infrangendo le leggi.
Inoltre tutto ciò potrebbe limitare l’innovazione di nuove tecnologie fondamentali del settore, a partire dall’intelligenza artificiale.