L’Italia è al di sotto della media europea per l’utilizzo di internet.
Lo riporta l’Istat – Istituto Nazionale di Statistica – nel nuovo Rapporto “Obiettivi di Sviluppo Sostenibili” dell’Agenda 2030 ONU.
I dati, infatti, mostrano che l’80% dei cittadini italiani usa internet abitualmente, a fronte di una media europea dell’87%.
Sempre secondo Istat, gli italiani sfruttano internet principalmente per effettuare operazioni di internet banking (45,3%), per acquistare merci o servizi online (39,8%) e, infine, per interagire online con la Pubblica Amministrazione o con gestori di servizi pubblici (34,1%).
Gli altri dati Istat
L’ultimo rapporto Istat sul tema aveva già registrato un andamento di questo tipo. Infatti, nel 2017 solo il 52% degli italiani usava regolarmente internet, rispetto al 64% degli europei.
La maggioranza delle operazioni svolte online si confermavano di carattere passivo e poco avanzato. Il web era utilizzato in primis per l’invio di mail, mentre meno frequente era l’uso a carattere informativo (leggere giornali, documentarsi sulla salute o raccogliere informazioni su prodotti).
Il Digital Divide
Perché, quindi, gli italiani trafficano meno sul web rispetto agli altri cittadini europei?
Le cause sono molteplici e una da non sottovalutare è il cosiddetto digital divide, ovvero il divario che si crea fra chi può connettersi a internet e chi no.
Nonostante molteplici centri abitati offrano una connessione a banda larga a tutta la popolazione e l’ampia copertura della rete anche tramite dispositivi mobili, grosse fette della popolazione non si vedono garantita una copertura accettabile per poter accedere a internet.
Questo è vero per la maggioranza dei piccoli centri situati in zone isolate, ma si riscontra anche in alcune zone italiane densamente popolate.
Articolo di Y.F.B.