Nella Raccomandazione CM/Rec(2022)4 elaborata dal Consiglio d’Europa e destinata a tutti gli Stati membri, si parla anche di metodi e strumenti per (ri)costruire la fiducia nel giornalismo.
In particolare, il testo raccoglie una serie di linee guida giuridiche, amministrative e pratiche per lo sviluppo e il sostenimento dei media.
Al punto 2.4. “Sviluppo dei media a prova di futuro”, vengono trattati alcuni temi strutturali per lo sviluppo dei media. L’impegno nel creare un rapporto più forte e interattivo con il proprio pubblico, con strumenti ad hoc. L’innovazione tramite nuove tecnologie finalizzata allo sviluppo del business digitale e delle competenze online (come anche la misurazione e l’analisi dell’audience).
I media locali
Ma, leggendo dettagliatamente la raccomandazione, al punto 2.4.3. si trova una voce: “Media locali”. Secondo il Consiglio d’Europa questa tipologia di media ricopre un ruolo fondamentale per “ricostruire la fiducia e relazioni sane con il pubblico (locale e iperlocale)”. Alcuni strumenti per il raggiungimento di questo obiettivo possono essere “pratiche collaborative come le newsroom online iperlocali e altri approcci innovativi che permettono ai giornalisti e al pubblico di lavorare insieme su questioni che sono originali, rilevanti e popolari”.
In particolare, i meccanismi per sostenere le seguenti attività dovrebbero essere sviluppati attraverso l’impegno di più stakeholder, anche con le comunità locali:
– sviluppo di modelli di business praticabili per il giornalismo locale e iperlocale;
– costruzione di una presenza digitale per i media locali e iperlocali;
– sviluppo di capacità per i media senza scopo di lucro e comunitari che soddisfano i bisogni delle comunità locali, comprese le esigenze linguistiche.
Questa la strada da percorrere per avvicinare i cittadini alle istituzioni e per coinvolgerli nella vita sociale europea e nazionale. I giornali, soprattutto quelli locali, per questo sono uno strumento fondamentale.