Oggi, 28 gennaio, è il Data Protection Day. La giornata è stata istituita nel 2006 dal Consiglio d’Europa, che ha scelto come giorno simbolico quello in cui entrò in vigore la Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, ovvero la Convenzione di Strasburgo del 1981.
È importante come a livello europeo siano stati compiuti dal 1981 ad oggi (passando per il Regolamento Ue n. 2016/679, il cosiddetto GDPR), una serie di importanti passi per armonizzare la normativa a livello europeo e, di conseguenza, ridurre le differenze tra i singoli stati.
Questa regolamentazione ci è utile e lo sarà ancora di più nel prossimo futuro, nell’ottica della governance del digitale, per affrontare le inedite sfide poste dall’avvento della data economy.
La giornata europea della protezione dei dati è, quindi, un momento importante che ha lo scopo di sensibilizzare e promuovere l’importanza della privacy e della protezione dei dati.
Un po’ di dati
- L’Italia è seconda in Europa per violazioni del GDPR, con 83 interventi dell’Autorità Garante e si pone in terza posizione per multe complessive, che ammontano a quasi 80 milioni di euro;
- Nel 2021 in Europa sono state comminate multe per quasi 1,1 miliardi, un incremento vicino al 600% in un anno, e 356 segnalazioni al giorno;
- Secondo l’Allianz Risk Barometer, il 44% delle imprese nel 2022 ha dichiarato di temere principalmente i rischi informatici.