Parere favorevole (con 3 osservazioni) della commissione Cultura del Senato al disegno di legge sul Fondo complementare al PNRR.
Nella seduta n. 236 di ieri 26 maggio 2021, la VII Commissione – Istruzione pubblica, beni culturali ha posto ai voti e approvata la nuova proposta di parere favorevole, presentata dal relatore Roberto Rampi (Pd).
Disegno di legge – AS 2207
Si tratta del Disegno di legge – AS 2207 – “Conversione in legge del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”.
Il provvedimento, conosciuto più semplicemente come PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) stanzia 30,6 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026 per finanziare tutti quei progetti che per la loro natura non potevano rientrare nel Recovery Plan.
Le priorità strategiche del PNRR
L’azione di rilancio del PNRR è connessa a tre priorità strategiche cruciali per il nostro Paese e concordate a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.
Indicano i principali nodi strutturali su cui intervenire per far ripartire la crescita e migliorare radicalmente la competitività dell’economia, la qualità del lavoro e la vita delle persone, tracciando le sfide che devono guidare la direzione e la qualità dello sviluppo dell’Italia.
Il parere approvato dalla Commissione
Questo il parere approvato dalla Commissione sul disegno di legge n. 2207:
“La Commissione, esaminato il disegno di legge in titolo,
considerato che l’articolo 1, comma 7 prevede che, ai fini del monitoraggio degli interventi del Piano complementare in oggetto, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 59, con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, siano individuati per ciascun intervento o programma gli obiettivi iniziali, intermedi e finali;
considerato che tali obiettivi sono determinati in relazione al cronoprogramma finanziario nonché in coerenza con gli impegni assunti – nel Piano nazionale di ripresa e resilienza – con la Commissione europea sull’incremento della capacità di spesa relativa all’attuazione degli interventi del Piano complementare;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, con le seguenti osservazioni:
Osservazioni
– si invita la Commissione di merito a valutare l’opportunità di prevedere l’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti sullo schema di decreto del Ministro dell’economia e delle finanze di cui all’articolo 1, comma 7 e a valutare l’opportunità di prevedere che il termine per l’adozione del suddetto decreto ministeriale decorra a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge n. 59;
– in merito alle risorse di cui all’articolo 1, comma 2, lettera d), pari a 1.455,24 milioni di euro per gli anni dal 2021 al 2026, destinati allo stato di previsione del Ministero della cultura nei capitoli riferiti al programma «Piano di investimenti strategici sui siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali», preso atto che il Ministero della cultura ha reso noto che le risorse del Fondo complementare di proprio interesse sono destinate al finanziamento di 14 interventi inclusi nel “Piano Strategico Grandi attrattori culturali”, si invita a valutare la possibilità di estendere l’ambito di intervento dei 14 interventi in questione al fine di valorizzarne l’esito finale;
– quanto alle risorse che l’articolo 1, comma 2, lettera i), pari a 500 milioni di euro, destina allo stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca per gli anni dal 2022 al 2026 ai fini del finanziamento di iniziative di ricerca per tecnologie e percorsi innovativi in ambito sanitario e assistenziale, si invita a valutare la possibilità di abbinare alla ricerca tirocini formativi per l’abilitazione alla professione di quei laureati che hanno conseguito la laurea prima dell’operatività delle nuove disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti”.
Le sei missioni del PNRR
Ricordiamo che il PNRR è costituito da 6 missioni, che a loro volta raggruppano 16 componenti in cui si concentrano 48 linee di intervento, con progetti selezionati privilegiando quelli trasformativi e con maggiore impatto sull’economia e sul lavoro, e riforme a essi coerenti: