L’esponente del Partito democratico, venerdì 12 marzo scorso, ha rilasciato una intervista al quotidiano “il Roma”, rilanciata anche sul proprio profilo Facebook.
Paolo Lattanzio è membro della Commissione Cultura della Camera ed è fra i parlamentari che negli ultimi anni più si sono interessati al settore dell’editoria.
L’intervista pubblicata sul “Roma” parte proprio dall’appello del parlamento al sottosegretario all’editoria Giuseppe Moles affinché recepisca nel DL Sostegno le indicazioni del Parlamento, già approvate all’unanimità dalla Commissione Cultura, per salvaguardare centinaia di aziende editoriali in crisi, migliaia di posti di lavoro e, soprattutto, il diritto dei cittadini a informarsi liberamente.
Lattanzio ha spiegato da cosa nasce l’esigenza di questo appello bipartisan.
Questo appello, ha precisato il deputato nasce «dall’esigenza di rimarcare come la Commissione cultura sia riuscita, attraverso un lungo percorso di confronto e di lavoro condiviso, a guadagnare l’attenzione del mondo politico sul tema dell’editoria che solitamente finiva schiacciato dagli altri argomenti di competenza che vanno dalla scuola all’università, ai beni culturali… Da qui la richiesta di essere ascoltati per elaborare risposte celeri ed adeguate alle esigenze del settore».
L’auspicio è «quello di coinvolgere la Commissione cultura partendo da una risoluzione politica unitaria che, lo ripeto, è particolarmente significativa. Entro il 18 marzo, poi, dovremo dare un parere sul Pnrr (il Piano nazionale di rilancio).
Il problema, ha sottolineato Lattanzio che “per quanto riguarda l’editoria, però, nel Piano c’è poco. Ed è per questo che abbiamo indicato al sottosegretario Moles quali siano i progetti sui quali agire”.
“Si dovrà prevedere un credito di imposta per la distribuzione, – ha sottolineato l’esponente PD, richiamando le richieste del documento comune sottoscritto dalla Commissione Cultura – per garantire un sostegno alla tiratura e alla capillarità della diffusione della stampa in tutta Italia; dovrà essere inserita un’agevolazione Iva per prevedere, anche nel 2021, l’applicazione dell’imposta sul commercio di quotidiani e di periodici secondo il medesimo regime del 2020, in relazione al numero di copie consegnate. E servirà un Fondo straordinario a sostegno dell’editoria con interventi a sostegno dell’innovazione grazie ai quali contrastare la chiusura di molte imprese editoriali e il rischio di desertificazione del panorama dell’informazione”.
“Non mi stancherò mai di ripeterlo: – ha insistito Lattanzio – dobbiamo guardare a tutta la filiera; dobbiamo pensare alle imprese e ai lavoratori, che sono le une legate a filo doppio agli altri. E poi c’è il tema generale della riforma complessiva del settore. Per portarla a termine serve coraggio e forza. Ma questo governo ha tutto per riuscirci».
Anche a nome della Commissione, l’onorevole ha concluso: «Dal sottosegretario ci aspettiamo un’audizione entro due settimane ed un lavoro costante di coinvolgimento, perché la Commissione cultura può e vuole essere parte integrante del lavoro di riforma che dovrà essere portato avanti. E ci aspettiamo un confronto pubblico sulla qualità dell’informazione, perché in questi mesi si sta giocando una partita con la vita delle persone. Senza dimenticare – e lo dico anche a costo di ripetermi – che lo solleciteremo a una riflessione sul fondo per l’editoria”.
(Foto in alto: Paolo Lattanzio, tratta dal suo profilo Facebook)