Il DIE ha diramato la lista dei soggetti che hanno presentato la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta sugli investimenti pubblicitari per l’anno 2020 e l’importo teoricamente fruibile da ciascuno di essi, con l’indicazione della percentuale provvisoria di riparto.
Con un post sul proprio sito internet, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri ha reso noto l’elenco dei soggetti richiedenti il credito di imposta sugli investimenti pubblicitari di cui all‘articolo 57-bis del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con modificazioni dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, trasmesso al Dipartimento dalla Agenzia delle entrate.
Nell’elenco (di ben 783 pagine) sono individuati i soggetti che hanno presentato la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta per l’anno 2020 e l’importo teoricamente fruibile da ciascuno di essi, con l’indicazione della percentuale provvisoria di riparto.
Gli importi e l’entità del Fondo
Gli importi indicati nell’elenco sono stati determinati tenendo conto dello stanziamento previsto come tetto di spesa per l’anno 2020, pari a 85 milioni di euro, di cui 50 milioni per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e 35 milioni per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Il riparto proporzionale
Poiché le risorse destinate alla copertura dell’agevolazione sono risultate inferiori all’ammontare totale del credito di imposta richiesto, si è reso necessario effettuare la ripartizione delle stesse tra i richiedenti, in misura proporzionale agli importi richiesti, con percentuale pari al 14,8% per gli investimenti sulla stampa, pari al 6,5% per investimenti sulle radio e televisioni e con una percentuale compresa tra il 6,5% e il 14,8% nel caso di investimenti su entrambi i canali.
La “dichiarazione sostitutiva”
Nella nota, il Dipartimento editoria ricorda che la comunicazione telematica per l’accesso al credito di imposta è una sorta di prenotazione delle risorse. Per confermare la prenotazione effettuata con la “comunicazione per l’accesso” per l’anno 2020, è necessario inviare, con la stessa modalità, dal 1° al 31 gennaio 2021, la “dichiarazione sostitutiva” relativa agli investimenti effettuati.
“Solo in esito alla presentazione delle ‘dichiarazioni sostitutive’, sarà formato l’elenco dei soggetti ammessi alla agevolazione”, rammenta infine il Dipartimento.