Per l’Ue è fondamentale incrementare le performance di Internet, con la finalità di digitalizzare tutta l’Unione. Questo il pensiero della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che è intervenuta al terzo incontro virtuale del ciclo di dialoghi pubblici, “Idee per un nuovo mondo”, promosso dal Presidente dell’Europarlamento, David Sassoli, dal titolo “Accesso a Internet: un nuovo diritto umano”.
Per Von der Leyen “nessuno dovrebbe essere privato di Internet per ragioni economiche o sociali, ecco perché da anni ormai ci sono norme Ue per i servizi universali. Dalla fine di quest’anno tutti gli utenti dovrebbero avere accesso a servizi di comunicazione a larga banda ben funzionanti, ad un prezzo accessibile. Incrementare le performance di Internet è di fondamentale importanza anche per le opportunità economiche che ne conseguono, ed una condizione essenziale per una ripresa di lunga durata”.
Poi ricorda: “la banda larga veloce non è disponibile per un europeo su sette. Solo il 44% dell’Ue è coperta dalla connettività: questo è un problema grave soprattutto nelle zone rurali. Quindi dobbiamo lavorare per garantire una migliore disponibilità”.
Sul tema del 5G la presidente della Commissione europea è chiara: “dobbiamo accelerare le nostre azioni. Gli Stati membri hanno previsto solo il 28% delle frequenze chiave e questa è una delle ragioni per cui ogni Stato membro dovrà dedicare almeno il 20% di Next Generation Eu (Recovery Fund) alla transizione digitale. Quindi Next Generation EU è la nostra opportunità unica per portare il digitale ad ogni piccolo paesino dell’Ue. Non dobbiamo perdere questa occasione straordinaria”.
Sul tema è intervenuto anche il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, affermando che lo sviluppo della nuova tecnologia in Ue è frenato dai diversi approcci nazionali: “La frammentazione e il costo elevato dello spettro per gli operatori europei hanno conseguenze significative. I diversi approcci nazionali stanno frenando il nostro potenziale connettivo e promuovendo modelli di business inefficienti”. Breton ha poi chiesto ai governi di “unificare maggiormente” i mercati e auspica la creazione di “un vero mercato interno per i servizi di tlc”.