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“La politica non ha ancora fatto capire cosa si vuole veramente – ha spiegato l’avvocato Genna -, ma dovrebbe farlo se vuole evitare scontri con l’antitrust e rischiare di invalidare l’accordo”. “Telecom sicuramente vorrà firmare un accordo prima della presentazione del bilancio agli azionisti, quindi entro il mese di marzo – ha aggiunto Genna -. Ciò vuol dire che nel giro di sei mesi si dovrà definire la governance e dare valore ai conferimenti di Tim in AccessCo, la futura società della Rete Unica. Si tratta di un passaggio delicato, che tra l’altro sarà oggetto dell’esame dell’antistrust europeo. E firmare un accordo a marzo, per poi subire dopo un anno un giudizio negativo da parte dell’Europa sarebbe deleterio”. Anche perchè le recenti dichiarazioni del commissario europeo alla Concorrenza Vestager hanno segnalato proprio le criticità di una rete unica che non sia indipendente da qualsiasi operatore al dettaglio.
(ITALPRESS).