BERGAMO (ITALPRESS) – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno arrestato 10 persone accusate di associazione a delinquere, con base in provincia di Bergamo, dedita all’illecita importazione nel territorio italiano di oli lubrificanti e altri carburanti. Sequestrati 2,8 milioni, corrispondenti al profitto delle imposte sulla produzione e sui consumi e delle accise evase, gravanti sul prodotto illecitamente commercializzato. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione, pedinamenti, acquisizione di testimonianze, indagini finanziarie e l’approfondimento di segnalazioni per operazioni finanziarie sospette hanno smascherato un’organizzazione criminale costituita da 21 persone accusate, a vario titolo, di gestire il commercio in nero di rilevanti quantitativi di prodotti petroliferi introdotti di contrabbando in Italia. Il sistema criminale, come lo ha definito il GIP nel suo provvedimento di arresto, è stato dettagliatamente ricostruito dai militari impegnati nelle indagini e prevedeva l’acquisto del prodotto presso raffinerie in Polonia ad opera di alcuni sodali stabiliti in quel Paese, i quali avevano il compito di inviarlo in Germania, presso un deposito di cui l’organizzazione aveva la disponibilità. Dalla Baviera, dopo aver attraversato l’Austria, il carico giungeva attraverso il Brennero in Italia, all’interno di cisterne di PVC della capienza di 1000 litri, trasportate a bordo di tir telonati. All’arrivo presso un capannone, individuato in provincia di Milano, il prodotto veniva travasato in autocisterne per la successiva consegna a cura di autotrasportatori ai clienti finali, principalmente nel Sud Italia. Per i clienti stabiliti nelle regioni del Nord, invece, il prodotto veniva consegnato direttamente senza essere stoccato
nel deposito milanese.
(ITALPRESS).
nel deposito milanese.
(ITALPRESS).