I nuovi dati Ads -Accertamenti Diffusione Stampa-, riferiti al mese di giugno 2020, segnano ancora cali nella diffusione e nelle vendite, ma con un’importante novità. Infatti, nelle diffusioni totali carta+digitale si registrano 5 punti percentuali dei quotidiani locali rispetto allo stesso mese del 2019, a discapito dei nazionali.
Nelle vendite in edicola il dato sale ancora di più per i locali (+8%) e sul digitale registrano una crescita del +7%.
In questi primi 6 mesi del 2020, fortemente segnati dalla pandemia e dalla conseguente crisi economica che ha colpito anche il mondo dell’informazione e della stampa (soprattutto a causa delle enormi perdite in materia di investimenti pubblicitari), quindi, i quotidiani locali monitorati perdono complessivamente l’11,8% nel totale della diffusione su carta e digitale, facendo meglio dei nazionali (-16,7%).
Parlando semplicemente di numero di copie diffuse, si tratta di 113,6 mila copie perse su un totale diffuso di 847,6 mila copie.
Allo stesso modo, in edicola, la stampa locale segna un -16% ma meglio del -24,3% di quella nazionale, con una contrazione di 122,8 mila copie, a fronte di vendite complessive per 645,3 mila copie.
Infine, sul digitale, le testate territoriali registrano un +34,3% (+24,2 mila copie, in totale quasi 95 mila copie) mentre le testate nazionali si consolidano sul digitale con un +27,3%.
L’andamento decisamente migliore della stampa locale è dovuto sicuramente al grande lavoro di informazione seria e verificata che queste testate hanno fornito agli utenti negli ultimi mesi di caos e angoscia. I quotidiani locali hanno rafforzato il loro legame coi rispettivi territori, probabilmente potendo essere più puntuali nei resoconti sul numero di contagi e l’andamento dell’epidemia, diventando ancor di più dei punti di riferimento per i cittadini.