5G, il report Ue elogia l’Italia tra gli esempi virtuosi

Un rapporto del Nis Cooperation Group inserisce l’Italia tra gli esempi virtuosi nell’Unione europea sulla mitigazione dei rischi per le reti 5G. Merito del decreto Golden power di due anni fa del Ministero per lo Sviluppo Economico, all’epoca guidato da Luigi Di Maio, oggi agli Esteri. 

Il documento costituisce la relazione sull’attuazione degli strumenti sicuri 5G nell’UE. Il suo obiettivo principale è quello di fornire una panoramica dello stato di attuazione del processo di adozione degli strumenti in corso da parte degli Stati membri a partire dal giugno 2020, elaborata e concordata dal gruppo di cooperazione NSI, con il sostegno della Commissione e dell’ENISA. 

Il Nis Cooperation Group si occupa di garantire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra i Paesi membri dell’Unione europea sulla sicurezza informatica e lo studio condotto riporta significativi progressi compiuti dai singoli Stati membri in materia di sicurezza cibernetica e in particolare in riferimento alla catena di fornitura del 5G. 

Ciononostante, resta chiara la necessità di accelerare gli interventi normativi in Ue su varie aree, tra cui un abbassamento della dipendenza dai fornitori considerati ad “alto rischio”, una maggiore diversificazione, e screening degli investimenti esteri diretti). 

“Ai sensi del Golden Power il governo riceve notifiche relative all’utilizzo di apparecchiature o servizi da parte degli operatori per la distribuzione del 5G ogni qualvolta che il servizio è fornito da fornitori extra-UE. Un gruppo di coordinamento interministeriale consiglia al governo l’opportunità di porre il veto sul contratto (basato su un’analisi tecnica) o l’imposizione di misure di sicurezza”, si legge nel report.