ROMA (ITALPRESS) – Blitz della polizia postale di Firenze contro la pedopornografia online: nell’operazione “Summer no Like” sono 9 le persone denunciate per divulgazione, cessione, detenzione di materiale pedopornografico e per istigazione a delinquere aggravata. L’indagine ha avuto origine dall’analisi eseguita sul telefono cellulare di un uomo perquisito per fatti analoghi su cui sono stati rinvenute chat, immagini e video a carattere pedopornografico, con il coinvolgimento anche di bambini in tenerissima età.
Al termine dell’indagine, condotta sui principali social network, la polizia postale ha identificato i soggetti che a vario titolo detenevano o scambiavano immagini e video pedopornografici per i quali il procuratore aggiunto Luca Tescaroli ha emesso i decreti di perquisizione, permettendo di bloccare la diffusione progressiva dei partecipanti al gruppo.
Nella chat, fanno sapere gli inquirenti, si scambiavano consigli su come eludere le attività d’indagine della polizia postale ed erano “attivissimi e avidi di entrare in possesso di immagini e video pedopornografiche sempre più cruente con neonati, bambini e adolescenti”.
“Ho preso il tuo nr dal gruppo telegram”, “c’è un sacco di gente nuova e non, nel gruppo”, “che video hai?”, “avranno 12 anni, la più piccola ne ha 5 tipo”, “Manda tutti i video pedo che hai”: questi alcuni dei commenti nella chat.
Le perquisizioni, coordinate dal Centro protezione dei minori del servizio polizia postale di Roma, sono state eseguite in Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.
Il più anziano del gruppo ha compiuto da poco 55 anni, il più giovane ne ha 19.
(ITALPRESS).
Al termine dell’indagine, condotta sui principali social network, la polizia postale ha identificato i soggetti che a vario titolo detenevano o scambiavano immagini e video pedopornografici per i quali il procuratore aggiunto Luca Tescaroli ha emesso i decreti di perquisizione, permettendo di bloccare la diffusione progressiva dei partecipanti al gruppo.
Nella chat, fanno sapere gli inquirenti, si scambiavano consigli su come eludere le attività d’indagine della polizia postale ed erano “attivissimi e avidi di entrare in possesso di immagini e video pedopornografiche sempre più cruente con neonati, bambini e adolescenti”.
“Ho preso il tuo nr dal gruppo telegram”, “c’è un sacco di gente nuova e non, nel gruppo”, “che video hai?”, “avranno 12 anni, la più piccola ne ha 5 tipo”, “Manda tutti i video pedo che hai”: questi alcuni dei commenti nella chat.
Le perquisizioni, coordinate dal Centro protezione dei minori del servizio polizia postale di Roma, sono state eseguite in Toscana, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Sicilia.
Il più anziano del gruppo ha compiuto da poco 55 anni, il più giovane ne ha 19.
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