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Per l’Italia c’è stato “un esito persino migliore rispetto alla proposta precedente della Commissione europea – ha spiegato Conte -. Nello schema attuale riceverà 209 miliardi, il 28% delle risorse totali, resta fissato a 81 miliardi l’ammontare dei trasferimenti” a fondo perduto. “Mentre aumenta di 36 miliardi la componente di 36 miliardi di prestiti”.
“Si è trattato di una interlocuzione complessa – ha sottolineato il premier -, un intenso impegno politico e diplomatico nei giorni e nelle notti di negoziato, ha consentito di vedere confermato il valore complessivo di 750 miliardi, pur a fronte di un equilibrio di sussidi passati da 500 a 390, e di prestiti passati da 250 a 360 miliardi di euro, causato dalla visione anacronistica di pochi stati membri. Il volume complessivo è stato confermato, la proposta è rimasta integra”.
“Il piano per la ripresa sarà un lavoro collettivo – ha aggiunto Conte -, ci confronteremo con il Parlamento, dobbiamo impegnarci in questa direzione. Dobbiamo impegnarci anche per alimentare la fiducia nelle istituzioni italiane, la fiducia nell’Europa”.
(ITALPRESS).