Il Decreto Rilancio rinvia la definizione dei requisiti, delle modalità e dei termini di erogazione ad un successivo Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del “Decreto Rilancio” (DL n. 34 del 20 maggio 2020) viene ufficialmente confermata l’estensione del pagamento, anche per i mesi di aprile e maggio 2020, dell’indennità in favore dei lavoratori autonomi e liberi professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994 n. 509 e 10 febbraio 1996 n. 103.
In particolare, l’articolo 78 del DL 34/2020 prevede il rifinanziamento dell’apposito fondo istituito dall’articolo 44 del Decreto legge “Cura Italia” per il “reddito di ultima istanza”, destinato a finanziare – tra l’altro – l’indennità in oggetto.
Quanto ai requisiti di accesso, la norma precisa, inoltre, che l’indennità può essere riconosciuta solo a coloro che alla data di presentazione della domanda non siano titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o titolari di pensione.
Il Decreto Rilancio, quindi, spiega una nota dell’INPGI, interviene ampliando il limite di spesa complessivo del predetto Fondo destinato ai professionisti (da 300 milioni di euro a 1.150 milioni di euro), rinviando la definizione dei requisiti, delle modalità e dei termini di erogazione dell’indennità ad un successivo Decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare – questa volta – non più entro trenta bensì entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento. I ministeri, quindi, dovranno disciplinare le modalità operative per la corresponsione del “bonus” entro il prossimo 19 luglio 2020.
“In attesa del decreto interministeriale, quindi, – sostiene L’Istituto – l’INPGI, al pari degli altri enti e casse di previdenza dei professionisti, non potrà precedere né a ricevere le domande da parte degli iscritti né, ovviamente, a disporre l’erogazione delle somme”.
Naturalmente, l’Istituto si dichiara pronto ad aggiornare e a fornire le relative istruzioni a tutti i giornalisti non appena sarà emanato il predetto Decreto interministeriale.