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Così il tennista azzurro Matteo Berrettini in una intervista a La Repubblica dalla Florida nella casa dei genitori di Ajla Tomljanovic, collega e fidanzata.
“Avrei preferito stare accanto alla mia famiglia in Italia – afferma – Ma se fossi rimasto in Europa (vive a Montecarlo, ndr) sarei rimasto dentro casa, senza sorrisi, senza amici. E’ stato difficile scegliere. In Florida pare onestamente di essere circondati dall’ovatta”.
Si pensa al futuro, a partire dal tennis a porte chiuse. “Non credo che potremo evitare questo scomodo passaggio. Il fitto calendario autunnale? Quattro mesi di tornei non è l’ideale, ma cosa c’è di ideale in questo momento? Si tratta di preservare il fisico o rilanciare il sistema. Forse vale un sacrificio…. La mia prima partita ufficiale? Se tutto è ok, metà settembre».
(ITALPRESS).