ROMA (ITALPRESS) – “Il Comitato tecnico scientifico ha dato l’ok al nuovo protocollo della Federcalcio, mi sembra un’ottima notizia: finalmente gli allenamenti potranno riprendere, sono state fatte valutazioni molto puntuali e la Figc si è mostrata disponibile a rivedere la prima proposta”. Vincenzo Spadafora annuncia così la svolta attesa dal mondo del calcio. Dopo settimane di dibattiti e complicati tentativi di mediazione, in 48 ore il Comitato tecnico scientifico ha approvato le correzioni al protocollo richieste dalla Lega Serie A, eliminando di fatto i maxi-ritiri dei club nelle prime due settimane di allenamenti e ammorbidendo anche la misura della quarantena. “Dal Comitato tecnico scientifico sono arrivati dei chiarimenti – ha spiegato Spadafora ai microfoni di “Tg Sport Sera” su Rai 2 – Si raccomanda di nuovo che la necessità di intensificare il numero dei tamponi da effettuare non vada a incidere sui bisogni delle persone e soprattutto si evita l’isolamento completo della squadra, in modo da consentire davvero ai club di poter avviare gli allenamenti pur non avendo una struttura dove poter raccogliere i giocatori”. E poi, si esclude la misura della quarantena obbligatoria con isolamento totale per i contatti di un contagiato. “Esatto, è proprio così – ha dichiarato il ministro – Oggi siamo potuti arrivare a questo punto perchè la situazione ci consente di poter rivedere le regole in senso migliorativo, come per tutti gli italiani. E’ giusto che anche il mondo del calcio abbia la possibilità di riprendere in sicurezza, come tante altre attività”. Dal Governo, insomma, trapela ottimismo per la ripartenza del calcio. E c’è anche una data per la decisione sui campionati. “Ho convocato una riunione per il 28 maggio, alle ore 15, con il presidente Gravina, il presidente della Lega Serie A Dal Pino e tutte le altre componenti – ha rivelato Spadafora – Credo che la prossima settimana saremo nelle condizioni di avere tutti i dati per poter insieme decidere se e quando ripartirà il campionato. Ora che il Paese riparte è giusto che lo faccia anche il calcio”.
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