Chiarimenti in merito a rimborsi di kit diagnostici, tamponi, mascherine e igienizzanti.
«Sicuramente nei prossimi giorni – scrive Casagit in post sul proprio sito – in Italia circoleranno test per verificare l’eventuale positività al Sars-Cov-2, il coronavirus della emergenza nazionale in corso».
A tal proposito, la Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani ha voluto precisare che riconoscerà rimborsabili solo i test disposti dal Servizio Sanitario Nazionale e inseriti nel piano sanitario per l’emergenza coronavirus.
Questo, dice la nota, «a chiarimento di possibili equivoci in merito al rimborso di “kit” che sicuramente raggiungeranno farmacie o siti di vendite on-line e che potrebbero, a nostro avviso, dare false rassicurazioni e soprattutto, anche quando affidabili, non certo prevenire eventuali contagi nelle ore o giorni successivi al test stesso».
Le misure che Casagit prenderà in considerazione, quindi, saranno unicamente quelle riferite alle indicazioni del SSN, agli aggiornamenti governativi che dovessero essere comunicati o ulteriori provvedimenti da adottare.
A latere del tema degli eventuali rimborsi dei kit diagnostici, CASAGIT ha offerto chiarimenti anche in merito ai rimborsi per tamponi, mascherine e igienizzanti. Al riguardo, la Cassa ha stabilito:
- il rimborso del ticket ed eventuale quota regionale per i tamponi, qualora dovessero essere disponibili;
- mascherine e igienizzanti non sono mai stati contemplati dal tariffario, quindi per questi non sono previsti rimborsi.